Spossato

spos-sà-to

Significato Senza più forza, esausto; affievolito

Etimologia composto parasintetico di possa ‘potere, vigore’, col prefisso privativo s-.

La qualità della stanchezza ricorre costantemente nel nostro parlare quotidiano; e l’aggettivo ‘spossato’ ci permette di descriverla e circoscriverla con grazia. Ci appare come participio passato di ‘spossare’, ma in realtà è attestato prima: è da esso che scaturisce lo spossare, e la spossatezza.

Ora, ‘possa’ è un termine ormai desueto, ma è molto intenso: descrive incisivamente il vigore attraverso il potere. Così si dice spossato chi è senza più possa, e quindi senza forze, esausto: un significato certamente consueto. Però il pregio di questo aggettivo rispetto a sinonimi come appunto ‘esausto’ o ‘stanco’ è proprio l’essere costruito con una negazione: ‘spossato’ evoca la possa e la spenge - in un’immagine dinamica, che dà ragione di una perdita di forza, e con un occhio benevolo. Torno a casa spossato dopo una giornata troppo lunga, l’allenamento intenso ci lascia contenti e spossati, durante la convalescenza è più facile sentirsi spossati.

In uno splendido uso estensivo, lo spossato diventa anche l’affievolito: il desiderio spossato smette di agitarci, l’ira spossata muta in tristezza, l’odio spossato non ci impedisce ormai più di voltare pagina.

È una parola delicata. È una stanchezza delicata.

Parola pubblicata il 17 Settembre 2017