Succubo

sùc-cu-bo

Significato Che si lascia sottomettere dalla volontà altrui; essere demoniaco femminile che, secondo superstizioni classiche, nottetempo aveva rapporti sessuali con gli uomini

Etimologia dal latino succuba, indicante sia la concubina sia l’amante maschio, composto da sub sotto e cubare giacere. Che si sottomette nel rapporto sessuale.

Secondo una superstizione di origine romana, nottetempo certi demoni assumevano forma di donna per unirsi agli uomini. In particolare alcune tradizioni vogliono che ne rubassero il seme che poi i loro colleghi speculari, gli incubi - demoni maschi che si univano con le donne - avrebbero usato per fecondare le loro vittime; secondo altre il succubo semplicemente toglieva forza vitale agli uomini, fino a renderli incapaci di procreare, o, in una lettura cristiana, incarnava tentazioni diaboliche.

Il significato comune di questa parola, più diffusa nella versione “succube”, ha però poco a che vedere con queste tradizioni, rifacendosi direttamente all’immagine etimologica da cui in latino sgorgano i significati di concubina e amasio: essenzialmente il succubo è chi, durante il rapporto sessuale, sta sotto. Quindi, figuratamente, è chi si trova a essere dominato, in una posizione (anche mentale) in cui non fa altro che subire volontà e imposizioni altrui. questa parola non lascia grande spazio a interpretazioni positive: il succubo o non ha personalità o è stato sapientemente irretito; certo non è padrone di sé, e non conosce l’autodeterminazione.

Si può quindi dire che il caro amico è diventato succube dei capi di una setta; si può lamentare l’atteggiamento succube della politica verso il mondo della finanza; e il ragazzo può avere difficoltà a esprimersi perché succube del genitore. Una parola splendida e di grande forza.

Parola pubblicata il 17 Luglio 2014