Tenacia

te-nà-cia

Significato Costanza, fermezza

Etimologia dal latino tenacia, derivato di tenere.

È una virtù di grande importanza, ed è interessante cogliere le sfumature del suo nome.

Innanzitutto, bisogna dire che la parola ‘tenacia’ compare in italiano durante l’Ottocento; prima, era decisamente più usata la forma ‘tenacità’, oggi desueta, derivata dal latino classico tenacitas. Il tenace, propriamente, sarebbe ciò che ha una grande forza adesiva (ciò che ‘tiene’): ad esempio, può essere tenace una colla. In seguito, questo attributo è stato esteso a ciò che manifesta una notevole resistenza alle sollecitazioni, per cui può essere tenace una buona corda o una trave di un certo legno. Da questi significati propri - per la verità, piuttosto rari o specialistici - scaturisce il comune significato figurato del tenace, e quindi quello di ‘tenacia’.

La tenacia è la fermezza nella volontà, la costanza nell’azione, la resistenza nella decisione: descrive un atteggiamento risoluto che non si scolla dal proposito e che regge ogni avversità. La tenacia nello studio porta a grandi risultati, la tenacia del corteggiamento fa sentire desiderata e importante la persona corteggiata, la tenacia del malato schiaccia la malattia, la tenacia nella gentilezza migliora il nostro ambiente.

Una parola da tenere viva e presente nei nostri pensieri e nei nostri discorsi, perché spesso è dalla tenacia che dipende ogni successo, grande o piccolo che sia.

Parola pubblicata il 20 Novembre 2015