Timido

tì-mi-do

Significato Eccessivamente riservato, incline a sentirsi in soggezione; riferito ad azioni anche incerto, insicuro

Etimologia collegato al latino timere aver paura.

La timidezza non ha il rossore pudico, ma il sudore freddo. Non lo sguardo verecondo, ma l’occhio sfuggente. Non la riverenza del rispetto, ma il terrore della soggezione.

La timidezza non è una cosa carina, tenera, né è un’idiosincrasia ineliminabile del carattere. E’ il parossismo orgoglioso e degenere di virtù quali la riservatezza, la delicatezza, il dubbio. E’ l’arrochimento della voce dolce, l’arrugginirsi del movimento grazioso.

La timidezza è paura orgogliosa, che non vuole essere vinta, ma evitata.

Parola pubblicata il 08 Gennaio 2011