Tranquillante

tran-qui-làn-te

Significato Nome degli psicofarmaci ansiolitici; che tranquilla

Etimologia participio presente di tranquillare, uguale in latino, derivato di tranquillus ‘tranquillo’.

Lasciamo un attimo da parte il dardo tranquillante sparato nelle terga della tigre - ci servirà dopo. Questa parola è preziosa perché ci permette di aprire uno scorcio poco considerato.

Tranquillante, anche se lo usiamo come aggettivo e perfino come sostantivo, ha una forma molto chiara: è un participio presente, il participio presente del verbo ‘tranquillare’ - che suona strano, no? Però il significato di ‘tranquillare’ è oltremodo piano. Sui dizionari si legge che vuol dire ‘rendere tranquillo, calmare, sedare’. Significati che (lo notiamo subito) siamo abituati piuttosto a ricondurre al verbo ‘tranquillizzare’. E proprio la giustapposizione di questi due verbi ci fa notare una cosa.

Il suffisso -izzare è figlio del latino -idiare, a sua volta dal greco -izein (quindi non che non abbia un certo pedigree); genera verbi da nomi e aggettivi, e nella nostra lingua è produttivo come pochi altri. Davvero. abbiamo una caterva di verbi che finiscono in ‘-izzare’, tanti dei quali neologismi: il fatto che inglese e francese abbiano suffissi omologhi (anche per loro prolifici) contribuisce al loro spopolare. In un mucchio del genere qualche sbavatura si nasconde.

C’è da domandarsi che cosa comunichi di più o di diverso l’inserzione di questo suffisso. Mettendola sul caso pratico, che differenza ci può essere fra ‘tranquillare’ e ‘tranquillizzare’. Azzardiamo? Azzardiamo. questo -izzare porta i Significati di ‘fare, rendere’. L’azione del ‘tranquillizzare’ ha un gusto mediato, un fare che ha come effetto la tranquillità. ‘Tranquillare’, a ben coglierne la sfumatura, non comunica un ‘rendere tranquillo’, ma proprio un ‘tranquillare’. Dritto, principale, niente mediazione. Fra “Io ti tranquillo” e “Io ti tranquillizzo” c’è di mezzo il mare, quello che passerebbe fra un “Io ti calmo” e “Io ti calmizzo”. Non ti riconduco a una condizione di tranquillità o calma, ma ti tranquillo o ti calmo, direttamente, immediatamente. Peraltro il tranquillizzato è precario, può subito agitarsi di nuovo, il tranquillato invece è in equilibrio, tranquillo davvero.

Dopotutto, chi si sentirebbe sereno a sparare nelle terga della tigre un dardo tranquillizzante invece di un tranquillante? E forse che i farmaci ansiolitici avrebbero un volto meno serio e parrebbero più blandi, se fossero chiamati ‘tranquillizzanti’ invece di ‘tranquillanti’?

Alla fine di questi discorsi ci resta in mano un ‘tranquillante’ che è davvero poderoso, determinante. Quando mi prenderei la testa fra le mani urlando, saluto e vado a fare una passeggiata tranquillante nel bosco; a fine giornata mi godo un paio di episodi tranquillanti della mia bella serie; una compagnia tranquillante assorbe semplicemente ogni agitazione, e risenti che profumo fanno i gelsomini.

Parola pubblicata il 13 Giugno 2018