Trasgressivo

tras-gres-sì-vo

Significato Che vìola una regola, specialmente sociale o morale

Etimologia dal latino: transgredi oltrepassare, composto da trans oltre e gradi camminare.

La società è strutturata da limiti consuetudinari e formali che quasi tutti rispettano quasi del tutto per quasi tutto il tempo. Ma il trasgressivo balza al di là della frontiera - nello scandalo generale.

Diversi i valori delle diverse trasgressioni: è trasgressivo il nero che nel pieno dell’apartheid prende un autobus per bianchi, lo è Gandhi che invita alla disobbedienza civile; negli anni ‘60 erano trasgressivi la minigonna e il divorzio; oggi è trasgressivo tirare coca tagliata con anestetici e gesso, oppure farsi piercing tatuaggi vestirsi strani ma senza gusto. Quando va bene.

Vista l’attuale preponderanza di questi ultimi oggetti di trasgressione, non si può che prendere atto dell’immenso potere ironico della parola, riservando i suoi significati elevati a casi consoni ed eletti. Anche se, ora che ci penso, anche nelle sue forme peggiori oggi come oggi è difficile da trovare una vera intenzione trasgressiva.

Ma ci sono delle ulteriori considerazioni interessanti: in geologia la trasgressione è la lenta conquista delle terre emerse da parte del mare. Non è un momento deciso, istantaneo e graffiante come siamo abituati a connotarla - e forse questo è un suggerimento: come le onde più alte, meno alte, nascondono il lento e inesorabile innalzarsi dell’acqua, così le trasgressioni più alte, meno alte, nascondono un’elevazione irreversibile delle libertà, una vera trasgressione che supera i vincoli imposti da vecchie morali gocciolanti pregiudizi, che può portare - sempre che quelle onde non vìolino o sommergano i picchi più alti dei valori più sublimi - ad un mondo in cui ciascuno possa navigare più ampiamente nella vita secondo la propria autentica etica, timone e non catena, vela e non sperone.

Parola pubblicata il 14 Ottobre 2011