Trofeo

tro-fè-o

Significato Segno di una vittoria - monumenti, armi dei nemici, spoglie di animale, opere d’arte, coppe, medaglie

Etimologia dal greco: tropaion monumento in ricordo della vittoria sul nemico, da tropé rivolgimento, messa in fuga.

Oggi il trofeo o è sportivo o è di caccia; lontani gli immaginari del trofeo delle prestigiose armi dell’avversario, dei sacchi di nasi e orecchie strappati a fil di lama dai cadaveri dei vinti e portati al sovrano vincitore, lontani gli scalpi fatti dagli Indiani e i grandi archi di trionfo e i monumenti alla vittoria. Forse è una maturazione di coscienza: da quando la vita umana ha acquisito un valore assoluto si inizia a intendere che dopo le battaglie c’è poco da festeggiare. Il trofeo non può che rimanere nella gloria agonistica, nella studiosa disciplina fisica del primeggiare su sé stessi - che si riflette in un esercizio interiore, cifra che universalmente racconta valori di rettitudine, forza e trasparenza.

Circa i trofei di caccia che talvolta si vedono in certe case o in certe locande, o circa l’uso del chiamar trofeo le corna del cervo ancora attaccate al cranio del vivo e legittimo proprietario, si vede bene che, nell’uso, qualcosa non torna: usare armi da fuoco su creature inermi, specie per divertimento, è un atto evidentemente carente di gloria, inadeguato a dar prova di sé, e incongruente con qualsivoglia accezione di vittoria sul nemico.

Parola pubblicata il 03 Novembre 2012