Vaglia

và-glia

Significato Valore, pregio, merito; titolo di credito

Etimologia derivato di valere.

Nei secoli certi verbi hanno mutato la loro forma. E se oggi la prima persona singolare dell’indicativo presente di ‘valere’ è ‘valgo’, anticamente era ‘vaglio’ ( così come quella di ‘volere’ è ‘voglio’).

Da quel ‘vaglio’ scaturisce il significato di valore, pregio, che ha la parola vaglia. L’articolista acuto scrive un pezzo di vaglia sull’evento del giorno prima; il sostegno di un intellettuale di vaglia dà forza alla manifestazione; però Una parola al giorno è un servizio di Vaglia nel senso che scriviamo dal comune di Vaglia, in provincia di Firenze.

Il vaglia, poi, è arcinoto come titolo di credito - specie il vaglia postale. ‘Vaglia’ era la forma antica di ‘valga’: si poteva parlare del titolo che ‘vaglia dieci scudi’. Da qui l’uso moderno.

C’entrano qualcosa il vaglio e il vagliare? No. Il vaglio, dal latino vallus, diminutivo di vannus, è un attrezzo affine al crivello e al setaccio. Pur essendo strumenti simili, ciascuno ha dato vita a un diverso uso figurato: in particolare il vagliare è diventato sinonimo di esaminare attentamente - come si fa con le particelle che restano nel vaglio.

Parola pubblicata il 24 Aprile 2016