Dizionari etimologici a confronto

Fonti online, dizionari facilmente reperibili: quali sono i punti forti di ciascuno, quali preferire? Un vademecum su dove trovare informazioni etimologiche di prima scelta.

Il discorso sulle fonti etimologiche su Una parola al giorno è ricorrente, così ho deciso di fornire un piccolo vademecum su alcuni dei principali dizionari (propriamente etimologici o corredati con indicazioni etimologiche), con pro e contro di ciascuno. Spesso una disponibilità sullo stesso piano di diverse fonti e dizionari può essere disorientante o fuorviante: scrivo sulla base di un uso continuato di queste fonti che mi ha fatto maturare opinioni personali precise su come valorizzarle. Sono consigli operativi.

Pro e contro, circostanziati nel commento, sono misurati sulla base di alcuni parametri che, nella mia esperienza, rivestono una particolare importanza, per fonti di questo genere.

  • Età della fonte
    Una fonte più recente può appoggiarsi a studi più recenti e a metodi più avanzati. Una fonte molto vecchia è molto probabilmente superata.
  • Numero delle voci
    Una fonte con più voci è una risorsa che naturalmente dà più risposte di una che ne ha meno.
  • Struttura dell'etimologia
    L'etimologia può essere presentata in maniera più tradizionale e sintetica (con giusto un richiamo all'antecedente latino, greco o quel che sia) oppure in modi più eloquenti e completi, che spieghino in maniera più ampia e dettagliata la storia precedente della parola, con attestazioni, comparazione fra lingue e simili.
  • Accessibilità
    Le fonti online gratuite possono essere indicizzate meglio o peggio, di uso e consultazione più semplice o più complessa, così come i dizionari cartacei possono essere più o meno economici.

Di seguito, una selezione dei dizionari etimologici (o corredati con informazioni etimologiche) fatta fra quelli più in vista e più facilmente accessibili.


Etimo.it (scansione del Vocabolario etimologico della lingua italiana di Ottorino Piangiani)

Pro: gratuito, ottimamente indicizzato, piacevole da leggere
Contro: è vecchio di oltre cent'anni, e decisamente inattendibile poiché vecchissimo e amatoriale

Il vocabolario etimologico di Ottorino Pianigiani, reso disponibile online in una versione scansionata voce per voce (l'autore è morto nel '26), è forse il dizionario etimologico più in vista sulla rete, consultabile al sito etimo.it. Si presenta molto bene, è una lettura gustosa e circostanzia le voci in maniera ricca.

Purtroppo, Ottorino Pianigiani non era un linguista, ma un giurista, e la sua opera, oltre ad essere vetusta, è amatoriale anche secondo il metro del suo tempo. Ci si trovano dentro tante imprecisioni, tante ingenuità, tante sciocchezze completamente superate. Conserva un notevole valore storico: se si vuole sapere com'è che un dotto magistrato dei primi del Novecento considerasse questa o quella parola, e quali i suoi significati, è una fonte impareggiabile. Ma per l'etimologia non va bene. Anche se è piacevole.

Dizionario etimologico di Tullio De Mauro e Marco Mancini

Pro: ha moltissime voci, è recente
Contro: è di una sintesi estrema

In forma cartacea il Dizionario Etimologico di De Mauro e Mancini, edito da Garzanti, è diventato difficile da trovare. Ciò nondimeno ha solo vent'anni, e le etimologie che propone sono frutto di studi recenti. Ha un numero di voci impressionante (oltre 185.000), e capita di rado di non trovarci la parola che si cerca.

La trattazione dei singoli lemmi è di una concisione estrema, tale da renderlo una lettura meno piacevole e significativa per la persona che lo consulti con puro spirito di curiosità. Spesso, però, in quadri etimologici meno chiari sa dare una parola decisiva, e ogni lemma è corredato dalla data di prima attestazione.

Il vantaggio non dappoco è che le sue etimologie si trovano anche nelle voci del dizionario di Internazionale (probabilmente il migliore e più avanzato che si trovi gratis online), Il nuovo De Mauro. https://dizionario.internazionale.it/

Dizionario etimologico della lingua italiana (DELI) di Manlio Cortellazzo e Paolo Zolli

Pro: ha molte voci, fornisce le prime attestazioni di ogni accezione, è circostanziato e dà voce a più campane, è recente
Contro: ha un prezzo non indifferente

Un gioiello. Il Dizionario Etimologico della Lingua Italiana (DELI) di Manlio Cortellazzo e Paolo Zolli è un'opera straordinaria, e la sua ultima edizione è relativamente recente, del '99. Riporta, di ogni accezione di ogni singolo lemma, le prime attestazioni (data e autore); dà un quadro etimologico estremamente aggiornato e completo, comparando spesso soluzioni diverse con diversi punti di forza date da più studiosi — anche indulgendo in quadri storici gustosi e divertenti. La sua ampiezza è notevole, anche se non vi si trova dentro proprio tutto. Per chi vi si avvicina per passione personale, è senz'altro una delle soluzioni più soddisfacenti; solo, ha un costo non basso (prezzo di copertina 129 euro).  Però a volte il suo prezzo oscilla in maniera apprezzabile, quindi con un po' di pazienza si può riuscire ad accaparrarselo per una cifra conveniente. Insieme col dizionario cartaceo è venduta una versione digitale che, per quanto d'aspetto antiquato, è molto utile.

L'etimologico di Alberto Nocentini

Pro: ha molte voci, è coraggioso, si sbilancia nei casi di etimo incerto, è il più recente, è il più avanzato nella presentazione divulgativa dell'origine delle parole, è circostanziato nei confronti etimologici con le altre lingue
Contro: ha meno voci del DELI e del De Mauro, nello sbilanciarsi spesso non fa sentire altre campane

Questo è il dizionario etimologico italiano più recente: non ha nemmeno dieci anni. Alberto Nocentini e il suo collaboratore Alessandro Parenti, gli autori, sono due fra i più celebrati studiosi di etimologia del Paese. L'impianto è innovativo, e con categorie molto intelligenti rende accessibile con chiarezza rivoluzionaria l'origine delle parole; dà spazio per ogni lemma a informazioni di linguistica comparativa. Inoltre è un dizionario molto coraggioso (da un punto di vista scientifico): gli autori, sicuri delle proprie tesi, si sbilanciano spesso e volentieri (il che talvolta copre ricostruzioni non pacifiche). Insieme col dizionario cartaceo è venduta una versione digitale che, per quanto d'aspetto antiquato, è molto utile. Ne sono acquistabili anche versioni scaricabili o consultabili online. Anche questo, un vero gioiello, piacevolissimo. E a un prezzo accessibile anche nella versione cartacea, che include la versione scaricabile, e per un certo tempo quella online (prezzo di copertina 78 euro).

Grande Dizionario della Lingua Italiana (GDLI) di Salvatore Battaglia

Pro: è gratuito, ed è invecchiato piuttosto bene; ha praticamente TUTTE le voci
Contro: la consultazione è complessa; le sue etimologie sono talvolta superate

Il Grande Dizionario della Lingua Italiana di Salvatore Battaglia è una pietra miliare. La versione cartacea è bellissima ma consta di 24 volumi, pesa in tutto più di un quintale e costa un occhio. Però, in quanto ad accezioni ed esempi d'uso letterari, non ha quasi rivali. Recentemente, in una collaborazione fra UTET e Accademia della Crusca, è stato messo online sul sito https://www.gdli.it/, e la sua consultazione è gratuita.

Si tratta di un prototipo digitale, e la navigazione fra le voci è farraginosa (consigliamo la ricerca alfabetica attraverso la 'sala di lettura' piuttosto che la 'ricerca libera'). La porzione finale di ogni voce è dedicata all'etimologia: datate e stringate, le sue etimologie hanno comunque retto molto bene la prova del tempo, e sono (pur se non sempre) in massima parte affidabili.

Vocabolario Treccani online

Pro: ha un numero impressionante di voci, ottimamente indicizzate
Contro: le sue etimologie sono sintetiche e talvolta superate

La Treccani online, con le molteplici diramazioni del suo portale, ha un'estensione impareggiabile. Ci si trova praticamente tutto, ed è davvero difficile che ci lasci a piedi. Oltretutto, la consultazione è gratuita.

Ciascuna voce del vocabolario https://www.treccani.it/vocabolario/ è corredata dalla sua etimologia, scritta in maniera incisiva e senza molte indicazioni (il che va poco incontro alla curiosità). Anche se in massima parte sono affidabili, talvolta le ricostruzioni etimologiche sono superate. Ciò nonostante, sia per il metodo di presentazione delle accezioni, sia per la possibilità di appoggiarsi all'enciclopedia presente sul portale, insieme con un'indicizzazione che rende i suoi contenuti estremamente accessibili, è un punto di riferimento particolarmente agile e insieme eloquente.


Integrare le fonti

Non c'è la fonte etimologica. Fonti diverse prodotte da diversi studiosi, con le loro caratteristiche, i loro difetti e le loro virtù, riescono a dare una luce diversa alla storia delle parole. Si può partire dal De Mauro, che inquadra e inizia a rischiarare, procedere incrociando le ipotesi del DELI con quelle del Nocentini, approfondire con le indicazioni della Treccani prima e del GDLI poi, togliendosi la curiosità con il Pianigiani di sapere che ne poteva pensare cent'anni fa una persona colta ma non addentro.

Così avremo contributi più chiari sul peso dei significati, altri trasparenti sulla loro successione, su chi li ha usati e come e quando, ci diranno da che tradizione viene quella parola, dove conduce la narrazione della sua vita, quale è la sua famiglia, quali eco della stessa origine risuonano fra lingue diverse.

Su una parola al giorno ricostruiamo le etimologie in maniera meticolosa, integrando queste fonti con diverse altre, ma naturalmente non c'è sempre tempo, nella vita quotidiana, per la consultazione incrociata di diverse fonti. Ma con la consapevolezza dei loro punti di forza e dei loro limiti, se ne può tenere qualcuna pronta all'uso!