Ciofeca
cio-fè-ca
Significato Bevanda di sapore cattivo, in particolare succedaneo del caffè; per estensione schifezza, cosa di scarsa qualità
Etimologia etimo incerto; forse dallo spagnolo: chufa mandorla per l’orzata; forse dall’arabo: šafaq bevanda cattiva; spesso è collegata a carciofo, ma senza gran fondamento.
Parola pubblicata il 29 Ottobre 2012
Nella storia del nostro paese, patria dell’espresso, non sempre è stato facile reperire del buon caffè, e la ciofeca, almeno nel significato più popolare che ha assunto ai nostri tempi, indica appunto propriamente un succedaneo del caffè, fatto con orzo, fave o varie piante (fra cui perfino il carciofo) con cui veniva messa insieme una bevanda pessima che del caffè poteva ricordare forse l’odore.
Parola originaria del sud Italia, si è diffusa massicciamente anche grazie al mezzo cinematografico: Totò la usa spesso, nei suoi film, arrabbiandosi perché “Questo caffè è una ciofeca!”.
Per estensione la ciofeca diventa tutto ciò che fa schifo, che è di scarsa qualità, che vale poco in confronto a come dovrebbe essere: un tiramisù arrangiato potrà riuscire una ciofeca, uno potrà essere una ciofeca a giocare a calcio, per Natale ti potranno regalare una ciofeca di scopa elettrica.