Etimologia dal latino: inexorabilis, composto da in- non ed exorare pregare caldamente, composto a sua volta da ex- rafforzativo e orare pregare.
L’immagine etimologica di questa parola è stupenda e poderosa: l’inesorabile è ciò che non si lascia piegare dalle preghiere. È implacabile, spietato, inarrestabile: non ci si può sottrarre all’inesorabile, e davanti ad esso non c’è niente che si possa fare. Impossibile qualunque azione concreta, inutile qualsiasi invocazione o tentativo di commuovere. Può essere inesorabile lo scorrere del tempo, una vendetta giurata, una malattia che conta i tuoi giorni. L’inesorabile è terribile poiché disumano, alieno ad ogni empatia o simpatia. È infatti un carattere proprio di entità impersonali, o di persone che compiano voti schiaccianti e sovrumani.
Una parola da tenere presente: la sua carica espressiva può accendere un discorso, dargli spessore - forte di una gravità straordinaria.
L’immagine etimologica di questa parola è stupenda e poderosa: l’inesorabile è ciò che non si lascia piegare dalle preghiere. È implacabile, spietato, inarrestabile: non ci si può sottrarre all’inesorabile, e davanti ad esso non c’è niente che si possa fare. Impossibile qualunque azione concreta, inutile qualsiasi invocazione o tentativo di commuovere. Può essere inesorabile lo scorrere del tempo, una vendetta giurata, una malattia che conta i tuoi giorni. L’inesorabile è terribile poiché disumano, alieno ad ogni empatia o simpatia. È infatti un carattere proprio di entità impersonali, o di persone che compiano voti schiaccianti e sovrumani.
Una parola da tenere presente: la sua carica espressiva può accendere un discorso, dargli spessore - forte di una gravità straordinaria.