Lavoro
la-vó-ro
Significato Impiego di energie volte ad uno scopo - in particolare, l’esercizio di un mestiere
Etimologia dal latino: labor fatica, lavoro.
Parola pubblicata il 01 Maggio 2012
la-vó-ro
Significato Impiego di energie volte ad uno scopo - in particolare, l’esercizio di un mestiere
Etimologia dal latino: labor fatica, lavoro.
Parola pubblicata il 01 Maggio 2012
In varie lingue europee, il significato originario di questa parola, messo in luce dalle diverse etimologie, pare concentrarsi sempre sui suoi accenti più negativi: dolore (travaillé; trabajo), servitù (Arbeit), forse urgenza (work).
Viene allora da chiedersi, ad esempio, perché questo lavoro da noi abbia una festa, perché ci si fondi su la Repubblica italiana: dopotutto si tratta di qualcosa di artificiale, alieno ad ogni forma animale non umana - e se è per giunta così tormentoso, è un agire che certo meriterebbe di esser solo lenito, e di nascosto, in penombra.
Ma il lavoro è cifra dell’umano: Darwin ci dice che al mondo sopravvive il più adattabile - e l’uomo non solo si adatta al mondo circostante, ma, unico, adatta a sé quel mondo. Il lavoro è la chiave.
Così il lavoro diventa il più usato mezzo di realizzazione personale (di per sé o permettendo stabilità o impiegandone i ricavi) e il momento forse più rilevante dell’azione individuale nella società, e lo strumento per adattare la nostra realtà a noi stessi e ai nostri progetti - un voto da non abbandonare al caso.
Nella vita dell’antico contadino il lavoro era il disperato, impotente tentativo di stare aggrappato al capriccioso seno della Natura: ora non è più così. A grande prezzo e con umanissimo sforzo d’ingegno e progresso, i nostri avi ci hanno riscattati dal lavoro come servaggio in perenne scacco - lavoro che è invece diventato libertà. Libertà che manca.