Obiettivo

o-biet-tì-vo

Significato Che riguarda l’oggetto; imparziale; sistema ottico di lenti; scopo; bersaglio militare

Etimologia dal latino: obiectus, participio passato di obicere porre davanti. Da cui anche ‘oggetto’.

I significati sono molti, vediamo di trovarci il bandolo della matassa.

Si tratta di una variante di ‘oggettivo’, che se ne distingue (nemmeno troppo) per i significati peculiari che ha assunto. Infatti, finché si vuole usare obiettivo in senso di imparziale, spassionato, scientifico, si potrebbe bene usare oggettivo: esami obiettivi, giudizi obiettivi, cioè in cui non c’è contaminazione da parte di idee e pregiudizi del soggetto. È quando si vuole parlare dell’obiettivo come di uno scopo che allora si discosta dall’oggettivo, pur ovviamente mantenendo la radice etimologica: l’obiettivo (l’oggetto) è ciò che si ha davanti.

Curiosa è la storia dell’obiettivo nel senso di sistema di lenti che troviamo in telescopi, binocoli, macchine fotografiche, telecamere: tali lenti sono disposte in modo da rendere all’occhio un’immagine reale, oggettiva, di ciò che guarda - e perciò si parlava di vetri obiettivi.

Non si può mancare di ricordare la variante con due b, ‘obbiettivo’, spesso censurata come scorretta, senza che però vi siano delle serie ragioni per escluderla (anzi, è la costruzione con una singola b a costituire un’eccezione). Inoltre, può essere una buona risorsa per differenziare i molteplici significati di ‘obiettivo’: ad esempio si potrebbe usare la variante con due b per indicare il sistema di lenti, o gli obbiettivi militari. Si tratta comunque di scelte stilistiche personali, importanti e criticabili come qualunque scelta politica.

Parola pubblicata il 26 Settembre 2012