SignificatoDel palmo della mano; della grandezza del palmo di una mano; evidente
Etimologia dal latino palmaris, derivato di palma, che ha la stessa radice indoeuropea di planus piano, aperto.
Dall’immagine fondamentale di questa parola - il palmo della mano - si originano diversi significati. Nel senso più proprio, il palmare può essere ciò che è riguarda il palmo della mano, o che gli è proprio: ad esempio, in medicina si parla di muscoli palmari. Un senso più versatile è quello che trova nel palmare una misura: è palmare ciò che sta in un palmo. Qualcuno si ricorderà della stagione dei computer palmari, noti come “palmari” tout-court - che gli smartphone hanno oggi espulso dai mercati.
Il significato più raffinato e meno consueto di questa parola, però, è quello di evidente, lampante. Il primo carattere del palmo è il suo essere aperto: la mano stesa non nasconde segreti, si offre al tocco. E il palmare non ha bisogno di chiarimenti ulteriori. Così si può parlare della povertà palmare di un quartiere di periferia, della palmare incoerenza di un uomo pubblico, dell’evidenza palmare del secondo fine di un’affermazione.
Dall’immagine fondamentale di questa parola - il palmo della mano - si originano diversi significati. Nel senso più proprio, il palmare può essere ciò che è riguarda il palmo della mano, o che gli è proprio: ad esempio, in medicina si parla di muscoli palmari. Un senso più versatile è quello che trova nel palmare una misura: è palmare ciò che sta in un palmo. Qualcuno si ricorderà della stagione dei computer palmari, noti come “palmari” tout-court - che gli smartphone hanno oggi espulso dai mercati.
Il significato più raffinato e meno consueto di questa parola, però, è quello di evidente, lampante. Il primo carattere del palmo è il suo essere aperto: la mano stesa non nasconde segreti, si offre al tocco. E il palmare non ha bisogno di chiarimenti ulteriori. Così si può parlare della povertà palmare di un quartiere di periferia, della palmare incoerenza di un uomo pubblico, dell’evidenza palmare del secondo fine di un’affermazione.