SignificatoAtteggiamento di esaltazione delle classi popolari
Etimologia dall’inglese: populism, traduzione del russo: narodničestvo movimento politico e culturale di fine ottocento che mirava a riscattare la dignità delle comunità rurali.
Si tratta di una parola che all’inizio poteva avere un significato determinato. Doveva infatti rappresentare quella posizione ideologica e politica per la quale il popolo è il principale depositario di valori morali e culturali positivi, in opposizione a istituzioni e poteri particolaristici.
Oggi certo non è una parola lusinghiera: chi, politicamente, vuol fare carismatica leva sul ‘popolo’, pare abbia sempre un connotato demagogico. Ma l’uso abusivo di questa parola ha provveduto a svuotarla di quasi tutto il suo significato, riducendola, in politica, praticamente al rango di offesa, senza troppe pretese di contenuto.
Volendo però usarla col contenuto di significato che le sarebbe proprio, va intesa come carattere strutturale, programmatico di un movimento politico: tutti, una tantum, possono essere demagoghi, ma il populista sistematicamente si pone come portavoce di un popolo idealizzato (non bene identificato), cavalcandone da leader il malcontento e l’orgoglio contro le più o meno ipotetiche élite e oligarchie cause d’ogni male. Tragicamente vengono in mente diversi movimenti corrispondenti all’identikit.
Si tratta di una parola che all’inizio poteva avere un significato determinato. Doveva infatti rappresentare quella posizione ideologica e politica per la quale il popolo è il principale depositario di valori morali e culturali positivi, in opposizione a istituzioni e poteri particolaristici.
Oggi certo non è una parola lusinghiera: chi, politicamente, vuol fare carismatica leva sul ‘popolo’, pare abbia sempre un connotato demagogico. Ma l’uso abusivo di questa parola ha provveduto a svuotarla di quasi tutto il suo significato, riducendola, in politica, praticamente al rango di offesa, senza troppe pretese di contenuto.
Volendo però usarla col contenuto di significato che le sarebbe proprio, va intesa come carattere strutturale, programmatico di un movimento politico: tutti, una tantum, possono essere demagoghi, ma il populista sistematicamente si pone come portavoce di un popolo idealizzato (non bene identificato), cavalcandone da leader il malcontento e l’orgoglio contro le più o meno ipotetiche élite e oligarchie cause d’ogni male. Tragicamente vengono in mente diversi movimenti corrispondenti all’identikit.