SignificatoFigura retorica che consiste nella ripetizione di una stessa parola all’interno di una frase; come tecnica narrativa, flashback
Etimologia dal greco anàlepsis ripresa, da analambànein sollevare, composto di anà su e lambànein prendere.
Tutti sappiamo che cosa sia un flashback: è un espediente narrativo tramite cui l’autore racconta un episodio passato rispetto al tempo attuale della narrazione. Non è certo un’invenzione recente; infatti, col suo nome proprio di figura retorica, cioè analessi, è ampiamente impiegato fin dagli albori della letteratura occidentale: basti pensare all’Odissea, e a come buona parte della narrazione consista nel racconto delle sue traversie che Ulisse fa ad Alcinoo, re dei Feaci. Il concetto che questa parola spiega è quello di ripresa: si recuperano al presente accadimenti del passato. Ma non solo: si parla di analessi anche quando all’interno di una frase si ripete più volte la stessa parola o espressione, rafforzandola («Ci fu uno scroscio, uno scroscio di applausi»).
rispetto a ‘flashback’, che è diventato un termine oltremodo comune, l’uso di questa parola mostra chiaramente l’intento di osservare analiticamente, da un punto di vista retorico, lo svolgersi di un racconto. Un intento piuttosto raro, ma pregevole.
Da notare il fatto che si dicono ‘analettici’ quei farmaci capaci di eccitare temporaneamente l’attività cardiaca e respiratoria: le fanno riprendere, e riprendono anche chi stava per tirare le cuoia.
Tutti sappiamo che cosa sia un flashback: è un espediente narrativo tramite cui l’autore racconta un episodio passato rispetto al tempo attuale della narrazione. Non è certo un’invenzione recente; infatti, col suo nome proprio di figura retorica, cioè analessi, è ampiamente impiegato fin dagli albori della letteratura occidentale: basti pensare all’Odissea, e a come buona parte della narrazione consista nel racconto delle sue traversie che Ulisse fa ad Alcinoo, re dei Feaci. Il concetto che questa parola spiega è quello di ripresa: si recuperano al presente accadimenti del passato. Ma non solo: si parla di analessi anche quando all’interno di una frase si ripete più volte la stessa parola o espressione, rafforzandola («Ci fu uno scroscio, uno scroscio di applausi»).
rispetto a ‘flashback’, che è diventato un termine oltremodo comune, l’uso di questa parola mostra chiaramente l’intento di osservare analiticamente, da un punto di vista retorico, lo svolgersi di un racconto. Un intento piuttosto raro, ma pregevole.
Da notare il fatto che si dicono ‘analettici’ quei farmaci capaci di eccitare temporaneamente l’attività cardiaca e respiratoria: le fanno riprendere, e riprendono anche chi stava per tirare le cuoia.