Si tratta di una parola che nasce nel lessico della sartoria. Quando un abito viene a taglio, o cade a taglio, significa che torna bene, che si adatta bene al corpo della persona - riferendosi all’atto del sarto che stacca e sagoma dalla pezza le parti di stoffa che convengono alla perfetta cucitura di un abito. Atto da cui emerge anche il concetto di ‘taglia’ quale misura e proporzione del corpo.
In antichità questo verbo, usato come semplice intransitivo, aveva valore di piacere, di andare a genio: nelle sere d’estate mi attaglia un fresco aperitivo, e l’amico contento ci dice che il suo nuovo lavoro gli attaglia. Oggi, più comunemente, questo verbo è usato come intransitivo pronominale, cioè nella forma ‘attagliarsi’ (che non è un riflessivo), con il significato di adattarsi, di convenire, di confarsi. Quindi il discorso teorico si attaglia meravigliosamente al caso pratico (mai vero), la nuova commissione si attaglia all’umore del pittore, e la poesia declamata si attaglia bene alla circostanza.
Una parola bella, vibrante di misura: un adattarsi che quasi si vede disegnato nel gesto del sarto, che tende il metro e appunta gli spilli ricontrollando l’esattezza della cucitura su una spalla o su un fianco.
Si tratta di una parola che nasce nel lessico della sartoria. Quando un abito viene a taglio, o cade a taglio, significa che torna bene, che si adatta bene al corpo della persona - riferendosi all’atto del sarto che stacca e sagoma dalla pezza le parti di stoffa che convengono alla perfetta cucitura di un abito. Atto da cui emerge anche il concetto di ‘taglia’ quale misura e proporzione del corpo.
In antichità questo verbo, usato come semplice intransitivo, aveva valore di piacere, di andare a genio: nelle sere d’estate mi attaglia un fresco aperitivo, e l’amico contento ci dice che il suo nuovo lavoro gli attaglia. Oggi, più comunemente, questo verbo è usato come intransitivo pronominale, cioè nella forma ‘attagliarsi’ (che non è un riflessivo), con il significato di adattarsi, di convenire, di confarsi. Quindi il discorso teorico si attaglia meravigliosamente al caso pratico (mai vero), la nuova commissione si attaglia all’umore del pittore, e la poesia declamata si attaglia bene alla circostanza.
Una parola bella, vibrante di misura: un adattarsi che quasi si vede disegnato nel gesto del sarto, che tende il metro e appunta gli spilli ricontrollando l’esattezza della cucitura su una spalla o su un fianco.