Bisbetico

bi-sbè-ti-co

Significato Che ha carattere stravagante, brontolone, litigioso

Etimologia dal greco amphisbetikós ‘litigioso’, da amphis- ‘separatamente, da due parti’ e bàinein ‘andare’.

Qui c’è qualcosa di strano. Siamo davanti a una parola che, secondo la ricostruzione più accreditata, deriva dal greco; e se da un lato pare difficile che la sua introduzione in italiano (parliamo solo dei primi decenni del Seicento, un momento relativamente recente) non sia frutto della lingua letteraria, dall’altro pare strano che in una lingua sorvegliata abbia subito un’alterazione così pesante, con l’influenza di un bis- peggiorativo: l’odore di una bella storpiatura popolare è netto. Resta il mistero. (Anche se l’accostamento etimologico del bisbetico con l’anfisbena dà un piacere sorprendente.)

Ad ogni modo, la qualità del bisbetico è tutt’altro che semplice: descrive un carattere che si manifesta con un’inclinazione al litigio, al brontolare, al ridire, resa meno sopportabile e meno gestibile da una stravaganza lunatica, inconsulta, ricca di alti e bassi, in un quadro di piena e antipatica bizzarria. Classicamente bisbetica è la signora in attesa alla fermata dell’autobus che in pochi minuti trova il modo inatteso di litigare con metà dei presenti; se a un quarto all’una non ho ancora mangiato divento oltraggiosamente bisbetico; ed è bisbetico il vicino di casa che ci sorprende negli orari più improbabili con lagnanze arcigne, sempre nuove e improbabili.

È certo una parola comune, ma ha un gradevole grado di ricercatezza, e riesce a riportarci una qualità colorita e insolitamente articolata.

Parola pubblicata il 29 Aprile 2018