SignificatoFrottola, menzogna; candeliere basso dotato di manico
Etimologia nel primo significato, dal provenzale bauzia, di origine germanica - da accostare al tedesco böse cattivo; nel secondo, dal nome della città algerina di Bugia.
È risaputo che il nome ‘bugia’ indica sia la menzogna sia un particolare tipo di candeliere, ed è legittima la domanda di chi chiede che cosa c’entri una frottola con un portacandele. La risposta stavolta è facile: nulla, sono due parole diverse confluite nella medesima forma.
La bugia quale menzogna è una parola di derivazione germanica, collegata al tedesco böse (cattivo); rispetto alla menzogna, però, è un termine più delicato, adatto a contesti amichevoli, famigliari, affettuosi - e spesso indica una ‘non verità’ veniale, di poco conto.
La bugia quale tipo di candeliere, invece, prende questo nome dalla città di Béjaïa, in Algeria - italianizzato in Bugia. Durante il Medioevo fu celebre la cera d’api lì prodotta ed esportata in Europa - tanto che, in francese, il termine bougie prese proprio il significato di cera per candele. Per metonimia, il nome dato alla cera della candela passò a indicare il candeliere stesso - un candeliere piuttosto particolare e di uso comunissimo, basso e dotato di manico per essere facilmente portato con sé in casa. Per intendersi, è quello che tieni in mano quando sei nell’Ottocento e di notte, in pigiama e papalina, esci dalla camera da letto per andare a vedere chi bussa alla porta.
È risaputo che il nome ‘bugia’ indica sia la menzogna sia un particolare tipo di candeliere, ed è legittima la domanda di chi chiede che cosa c’entri una frottola con un portacandele. La risposta stavolta è facile: nulla, sono due parole diverse confluite nella medesima forma.
La bugia quale menzogna è una parola di derivazione germanica, collegata al tedesco böse (cattivo); rispetto alla menzogna, però, è un termine più delicato, adatto a contesti amichevoli, famigliari, affettuosi - e spesso indica una ‘non verità’ veniale, di poco conto.
La bugia quale tipo di candeliere, invece, prende questo nome dalla città di Béjaïa, in Algeria - italianizzato in Bugia. Durante il Medioevo fu celebre la cera d’api lì prodotta ed esportata in Europa - tanto che, in francese, il termine bougie prese proprio il significato di cera per candele. Per metonimia, il nome dato alla cera della candela passò a indicare il candeliere stesso - un candeliere piuttosto particolare e di uso comunissimo, basso e dotato di manico per essere facilmente portato con sé in casa. Per intendersi, è quello che tieni in mano quando sei nell’Ottocento e di notte, in pigiama e papalina, esci dalla camera da letto per andare a vedere chi bussa alla porta.