SignificatoConnessione fra due termini o entità; in grammatica, rapporto fra i tempi della frase principale e della subordinata
Etimologia dal latino medievale correlatio, composto da con e relatio relazione.
È una parola di respiro amplissimo, il cui significato generale si attaglia a una quantità di casi specifici; in sé, la correlazione altro non è che una corrispondenza, un rapporto fra elementi.
Si parla di correlazione in grammatica, intendendo il rapporto fra elementi sintattici - quale la consecutio temporum, cioè quello fra il tempo della frase principale e della subordinata; in biologia si parla del principio di correlazione delle forme, enucleato dal biologo francese Cuvier a cavallo fra il XVIII e il XIX secolo, secondo cui le singole parti che compongono un essere vivente non possono cambiare senza che anche le altre si modifichino; in neurologia si parla di correlazione intendendo la combinazione, da parte del sistema nervoso centrale, di diversi impulsi che lo raggiungono, al fine di calcolare una reazione motoria adeguata. Si potrebbe continuare ancora molto, perché la suggestione di questo significato si è fatta sentire in molti campi del sapere.
Ma forse, la porzione d’uso più importante di questo termine è quella della statistica. In un mondo altamente informatizzato come il nostro, in cui costantemente siamo bombardati di dati e di comparazioni di dati, sapere che cosa sia una correlazione è fondamentale, per non prendere abbagli.
Senza poter andare a fondo della questione e cercando di condensarne il nocciolo, la correlazione fra dati non implica un rapporto di causa-effetto fra di essi. La correlazione è la tendenza di una variabile a variare in funzione di un’altra: a esempio, c’è un’evidente correlazione fra l’abbassamento della temperatura e il consumo di panettoni, fra l’attività delle api e il numero di matrimoni, o (come provocatoriamente dicono i Pastafariani) fra il crollo della popolazione di pirati dal ‘600 a oggi e l’innalzarsi della temperatura globale. Le coppie di dati sono correlate, ma le prime due sono correlazioni dipendenti da una terza variabile comune, la terza è casuale. Certo, il primo dato non è causa dell’altro. Nei panettoni non c’è l’antifreddolina, istintivamente ricercata dall’Italiano selvatico: sono dolci natalizi e Natale cade d’inverno; le api non ispirano e slanciano a stringere vincoli matrimoniali: sono più attive nei mesi caldi, e proprio in quei mesi gli umani preferiscono sposarsi; e i pirati non intercedevano presso la divinità per tenere un freno al riscaldamento globale.
È vero, il discorso sull’eziologia di un fenomeno prende spesso le mosse dall’osservazione di una correlazione - fumo e cancro; ma è una valutazione di tutt’altro livello. Non si limita a notare la corrispondenza fra dati: risponde a dei perché.
È una parola di respiro amplissimo, il cui significato generale si attaglia a una quantità di casi specifici; in sé, la correlazione altro non è che una corrispondenza, un rapporto fra elementi.
Si parla di correlazione in grammatica, intendendo il rapporto fra elementi sintattici - quale la consecutio temporum, cioè quello fra il tempo della frase principale e della subordinata; in biologia si parla del principio di correlazione delle forme, enucleato dal biologo francese Cuvier a cavallo fra il XVIII e il XIX secolo, secondo cui le singole parti che compongono un essere vivente non possono cambiare senza che anche le altre si modifichino; in neurologia si parla di correlazione intendendo la combinazione, da parte del sistema nervoso centrale, di diversi impulsi che lo raggiungono, al fine di calcolare una reazione motoria adeguata. Si potrebbe continuare ancora molto, perché la suggestione di questo significato si è fatta sentire in molti campi del sapere.
Ma forse, la porzione d’uso più importante di questo termine è quella della statistica. In un mondo altamente informatizzato come il nostro, in cui costantemente siamo bombardati di dati e di comparazioni di dati, sapere che cosa sia una correlazione è fondamentale, per non prendere abbagli.
Senza poter andare a fondo della questione e cercando di condensarne il nocciolo, la correlazione fra dati non implica un rapporto di causa-effetto fra di essi. La correlazione è la tendenza di una variabile a variare in funzione di un’altra: a esempio, c’è un’evidente correlazione fra l’abbassamento della temperatura e il consumo di panettoni, fra l’attività delle api e il numero di matrimoni, o (come provocatoriamente dicono i Pastafariani) fra il crollo della popolazione di pirati dal ‘600 a oggi e l’innalzarsi della temperatura globale. Le coppie di dati sono correlate, ma le prime due sono correlazioni dipendenti da una terza variabile comune, la terza è casuale. Certo, il primo dato non è causa dell’altro. Nei panettoni non c’è l’antifreddolina, istintivamente ricercata dall’Italiano selvatico: sono dolci natalizi e Natale cade d’inverno; le api non ispirano e slanciano a stringere vincoli matrimoniali: sono più attive nei mesi caldi, e proprio in quei mesi gli umani preferiscono sposarsi; e i pirati non intercedevano presso la divinità per tenere un freno al riscaldamento globale.
È vero, il discorso sull’eziologia di un fenomeno prende spesso le mosse dall’osservazione di una correlazione - fumo e cancro; ma è una valutazione di tutt’altro livello. Non si limita a notare la corrispondenza fra dati: risponde a dei perché.