SignificatoPartita fra squadre della stessa città o regione; gara ippica riservata ai puledri di tre anni
Etimologia dal nome di Edward Stanley, conte della città inglese di Derby, che nel 1780 istituì una corsa ippica che ebbe un clamoroso successo.
Verso la fine del ‘700, il dodicesimo conte di Derby decise di istituire un premio per una corsa al galoppo di cavalli di tre anni d’età, che prese il suo nome - dato che si svolgeva presso la sua magione. L’ippica è uno sport che nel mondo britannico ha sempre avuto un’importanza capitale, e questa particolare gara ebbe un successo e un’eco di caratura impressionante. Tanto che, nel secolo successivo, molti altri Paesi istituirono il proprio “Derby”. Ad esempio, in Italia fu re Umberto I, nel 1883, a istituire il “Derby Reale” - si dice, per dare forza all’ippica in Italia.
Questo nome indicava quindi una gara di particolare importanza; e verso la metà del ‘900 iniziò a trovare uno sbocco semantico al di fuori dell’ippica e molto più popolare, indicando una gara sportiva - perlopiù di calcio - fra due squadre della stessa città o regione. In effetti, questo genere di gara è sentito come eccezionalmente importante: quando due squadre si contendono il tifo di un medesimo territorio è naturale che la rivalità fra loro sia parecchio accesa.
Si tratta di un’evoluzione davvero ricca: coi mattoni di una rovina in disuso ma ancora presente, si ricostruisce un edificio nuovo e frequentatissimo. Dopotutto, era proprio necessaria una parola che avesse questo significato.
Verso la fine del ‘700, il dodicesimo conte di Derby decise di istituire un premio per una corsa al galoppo di cavalli di tre anni d’età, che prese il suo nome - dato che si svolgeva presso la sua magione. L’ippica è uno sport che nel mondo britannico ha sempre avuto un’importanza capitale, e questa particolare gara ebbe un successo e un’eco di caratura impressionante. Tanto che, nel secolo successivo, molti altri Paesi istituirono il proprio “Derby”. Ad esempio, in Italia fu re Umberto I, nel 1883, a istituire il “Derby Reale” - si dice, per dare forza all’ippica in Italia.
Questo nome indicava quindi una gara di particolare importanza; e verso la metà del ‘900 iniziò a trovare uno sbocco semantico al di fuori dell’ippica e molto più popolare, indicando una gara sportiva - perlopiù di calcio - fra due squadre della stessa città o regione. In effetti, questo genere di gara è sentito come eccezionalmente importante: quando due squadre si contendono il tifo di un medesimo territorio è naturale che la rivalità fra loro sia parecchio accesa.
Si tratta di un’evoluzione davvero ricca: coi mattoni di una rovina in disuso ma ancora presente, si ricostruisce un edificio nuovo e frequentatissimo. Dopotutto, era proprio necessaria una parola che avesse questo significato.