Etimologia dal latino: aegis, a sua volta dal greco aigis, parola in cui sono stranamente confluiti i significati di tempesta e, per somiglianza, di (pelle di) capra - da aix - con cui lo scudo era ricoperto.
Zeus aveva un gran bello scudo, opera di Efesto, assolutamente indistruttibile, creato con la pelle della dipartita capra Amaltea, che da piccolo lo aveva allattato quando era a Creta, in attesa di crescere in forze per spodestare il padre Crono. Quando si dice di portare i propri cari sempre con sé, nevvero? Anche se forse, a ben pensarci, con un gusto più da Paris Hilton che da Padre degli dèi.
Ad ogni modo con questo scudo il grande Zeus, piiuttosto che proteggersi (chi lo attaccava, Era in ira? I padri delle fanciulle che ingallava a tradimento?), generava immensi fortunali: gli bastava agitarlo un poco e il temporale era bello che scatenato.
Per completezza aggiungiamo che l’egida fu scudo o vestimento proprio anche di altre divinità, quali Atena e Apollo - e secondo alcuni studiosi Zeus, lanciando la moda dell’abito di capra, ha ben donde d’esser considerato il primo fashion creator della storia.
Essere sotto l’egida di qualcuno è ben più che essere sotto la sua ala, sotto la sua protezione, sotto il suo alto patronato: significa godere della difesa più sicura che si possa immaginare, e non passiva, ma capace con piccoli gesti di schiantare montagne, osteggiatori e denigratori.
Un importante ciclo di mostre potrà svolgersi sotto l’egida del competente e carismatico Ministro della Cultura; il solerte spaccio di droghe sintetiche verrà onorato con ordine sotto la benevola egida del mammasantissima mafioso; la missione umanitaria verrà lanciata al riparo della sgualcita egida dell’ONU; il quarantenne alle prese con la vita sarà sempre e comunque sotto la poderosa egida della mamma.
Zeus aveva un gran bello scudo, opera di Efesto, assolutamente indistruttibile, creato con la pelle della dipartita capra Amaltea, che da piccolo lo aveva allattato quando era a Creta, in attesa di crescere in forze per spodestare il padre Crono. Quando si dice di portare i propri cari sempre con sé, nevvero? Anche se forse, a ben pensarci, con un gusto più da Paris Hilton che da Padre degli dèi.
Ad ogni modo con questo scudo il grande Zeus, piiuttosto che proteggersi (chi lo attaccava, Era in ira? I padri delle fanciulle che ingallava a tradimento?), generava immensi fortunali: gli bastava agitarlo un poco e il temporale era bello che scatenato.
Per completezza aggiungiamo che l’egida fu scudo o vestimento proprio anche di altre divinità, quali Atena e Apollo - e secondo alcuni studiosi Zeus, lanciando la moda dell’abito di capra, ha ben donde d’esser considerato il primo fashion creator della storia.
Essere sotto l’egida di qualcuno è ben più che essere sotto la sua ala, sotto la sua protezione, sotto il suo alto patronato: significa godere della difesa più sicura che si possa immaginare, e non passiva, ma capace con piccoli gesti di schiantare montagne, osteggiatori e denigratori.
Un importante ciclo di mostre potrà svolgersi sotto l’egida del competente e carismatico Ministro della Cultura; il solerte spaccio di droghe sintetiche verrà onorato con ordine sotto la benevola egida del mammasantissima mafioso; la missione umanitaria verrà lanciata al riparo della sgualcita egida dell’ONU; il quarantenne alle prese con la vita sarà sempre e comunque sotto la poderosa egida della mamma.