SignificatoPoliedro a base poligonale e facce triangolari congiunte in un vertice; grande monumento di forma piramidale
Etimologia dal greco: pyramis, probabilmente derivato da pyr fuoco.
Nel nome comune di un solido geometrico si condensano quasi cinquanta secoli di storia.
È intuitivo immaginare che la radice di una parola che significa fuoco sia antichissima - ancora oggi presente in tante lingue di origine indoeuropea. E forse è stata proprio l’immagine della fiamma, che da una base larga si affina in una punta incandescente, ad aver suggerito la somiglianza con l’edificio chiamato piramide.
Un’altra teoria etimologica, forse ancor più affascinante, vuole che questa parola derivi dal greco [pyros] grano, da cui un altro significato di [pyramis]: torta. È stupefacente immaginarsi il Greco che torna in patria dopo aver visto le piramidi d’Egitto e le racconta come… come torte gigantesche. Dopotutto, se viaggiando vedessimo un colossale edificio a forma di panettone, non lo racconteremmo, a casa, come un gigantesco panettone?
Verso la metà del terzo millennio avanti Cristo, la civiltà Egizia raffinò i propri monumenti funerari; a partire dalla forma dell’antica màstaba, un tumulo in muratura, si tramanda che il celebre architetto Imhotep ebbe l’idea, nel XXVII secolo a.C., di costruire la prima piramide - la piramide a gradoni di Djoser, a Saqqara.
In realtà non era il primo edificio al mondo ad avere una forma simile: pensiamo alle ziqqurat mesopotamiche. Ma di lì a qualche decennio in Egitto sarebbero state costruite le piramidi più grandi e perfette del mondo: fu verso la metà del XXVI secolo che venne costruita la piramide di Cheope, la più antica delle Sette Meraviglie del Mondo antico, e l’unica ancora intatta - in piedi da quarantacinque secoli. Sette milioni di tonnellate di calcare disposte a comporre una piramide a base quadrata, duecentotrenta metri per lato, alta quasi centocinquanta metri. Una figura incommensurabile, di infinita maestà.
Quella della piramide è una forma archetipica, che non a caso si trova anche in culture che non ebbero contatti con quella mesopotamica e egizia - come quelle mesoamericane. Questa semplice figura geometrica è un simbolo che fiumi di parole non sarebbero sufficienti a squadernare appieno, e che pure sta marchiato nelle nostre menti: elevazione, gerarchia, perfezione, celebrazione, armonia.
Nel nome comune di un solido geometrico si condensano quasi cinquanta secoli di storia.
È intuitivo immaginare che la radice di una parola che significa fuoco sia antichissima - ancora oggi presente in tante lingue di origine indoeuropea. E forse è stata proprio l’immagine della fiamma, che da una base larga si affina in una punta incandescente, ad aver suggerito la somiglianza con l’edificio chiamato piramide.
Un’altra teoria etimologica, forse ancor più affascinante, vuole che questa parola derivi dal greco [pyros] grano, da cui un altro significato di [pyramis]: torta. È stupefacente immaginarsi il Greco che torna in patria dopo aver visto le piramidi d’Egitto e le racconta come… come torte gigantesche. Dopotutto, se viaggiando vedessimo un colossale edificio a forma di panettone, non lo racconteremmo, a casa, come un gigantesco panettone?
Verso la metà del terzo millennio avanti Cristo, la civiltà Egizia raffinò i propri monumenti funerari; a partire dalla forma dell’antica màstaba, un tumulo in muratura, si tramanda che il celebre architetto Imhotep ebbe l’idea, nel XXVII secolo a.C., di costruire la prima piramide - la piramide a gradoni di Djoser, a Saqqara.
In realtà non era il primo edificio al mondo ad avere una forma simile: pensiamo alle ziqqurat mesopotamiche. Ma di lì a qualche decennio in Egitto sarebbero state costruite le piramidi più grandi e perfette del mondo: fu verso la metà del XXVI secolo che venne costruita la piramide di Cheope, la più antica delle Sette Meraviglie del Mondo antico, e l’unica ancora intatta - in piedi da quarantacinque secoli. Sette milioni di tonnellate di calcare disposte a comporre una piramide a base quadrata, duecentotrenta metri per lato, alta quasi centocinquanta metri. Una figura incommensurabile, di infinita maestà.
Quella della piramide è una forma archetipica, che non a caso si trova anche in culture che non ebbero contatti con quella mesopotamica e egizia - come quelle mesoamericane. Questa semplice figura geometrica è un simbolo che fiumi di parole non sarebbero sufficienti a squadernare appieno, e che pure sta marchiato nelle nostre menti: elevazione, gerarchia, perfezione, celebrazione, armonia.