SignificatoUccello da richiamo tenuto legato; esca, lusinga; oggetto di scherno
Etimologia dal provenzale: cembel uccello da richiamo, dal latino: cymbalum cembalo - strumento musicale usato per simulare il richiamo di un uccello.
Il significato principale di questa parola, attualmente, è quello di oggetto di scherno: lo zimbello è una persona di cui tutti ridono. Ma per definire meglio questo significato dobbiamo fare un passo indietro.
Lo zimbello, in origine, è un uccello vivo usato come richiamo e tenuto legato, al fine di attirare suoi simili e procurare al cacciatore facili prede. Da questo significato si è sviluppato quello, più generico, di esca: lo zimbello è equivalente al celebre “specchietto per le allodole”. Lo zimbello attira l’attenzione lusingando e allettando - mentre cela un secondo fine. Il venditore potrà quindi usare per zimbello grandi striscioni con immagini magnetiche o motti sagaci, uno scandalo ben calcolato funzionerà da zimbello per coprire trame più losche, e lo spettacolo di magia sarà uno zimbello ottimo, nel mentre che un complice del mago vuota le tasche degli spettatori stupiti.
Lo zimbello inteso come oggetto di riso nasce quindi dalla figura ridicola dell’uccello che grida e saltella legato per la coda - attirando l’attenzione del suo gruppo. In questo specifico senso non ha più il connotato di esca o di lusinga truffaldina: l’immagine si è ripulita da tutte le sue implicazioni ulteriori. Lo zimbello è solo quello che sta in mezzo e di cui gli altri ridono. Il nipote non vorrà indossare a scuola il maglione a fiori che gli ha fatto la nonna per paura di diventare lo zimbello della classe; la nobildonna esporrà tronfiamente i suoi quadri diventando lo zimbello di tutti quelli che di arte ci capiscono qualcosa; e si invocherà il cambiamento in una politica che ci rende zimbello della scena internazionale.
Il significato principale di questa parola, attualmente, è quello di oggetto di scherno: lo zimbello è una persona di cui tutti ridono. Ma per definire meglio questo significato dobbiamo fare un passo indietro.
Lo zimbello, in origine, è un uccello vivo usato come richiamo e tenuto legato, al fine di attirare suoi simili e procurare al cacciatore facili prede. Da questo significato si è sviluppato quello, più generico, di esca: lo zimbello è equivalente al celebre “specchietto per le allodole”. Lo zimbello attira l’attenzione lusingando e allettando - mentre cela un secondo fine. Il venditore potrà quindi usare per zimbello grandi striscioni con immagini magnetiche o motti sagaci, uno scandalo ben calcolato funzionerà da zimbello per coprire trame più losche, e lo spettacolo di magia sarà uno zimbello ottimo, nel mentre che un complice del mago vuota le tasche degli spettatori stupiti.
Lo zimbello inteso come oggetto di riso nasce quindi dalla figura ridicola dell’uccello che grida e saltella legato per la coda - attirando l’attenzione del suo gruppo. In questo specifico senso non ha più il connotato di esca o di lusinga truffaldina: l’immagine si è ripulita da tutte le sue implicazioni ulteriori. Lo zimbello è solo quello che sta in mezzo e di cui gli altri ridono. Il nipote non vorrà indossare a scuola il maglione a fiori che gli ha fatto la nonna per paura di diventare lo zimbello della classe; la nobildonna esporrà tronfiamente i suoi quadri diventando lo zimbello di tutti quelli che di arte ci capiscono qualcosa; e si invocherà il cambiamento in una politica che ci rende zimbello della scena internazionale.