Duttile
dùt-ti-le
Significato Detto di un materiale che può subire deformazioni senza rompersi, e in particolare che può essere ridotto in fili sottili; arrendevole; versatile
Etimologia dal latino ductilis, da ductus, participio passato di ducere condurre, tirare. Che può essere tirato.
Parola pubblicata il 12 Febbraio 2015
I materiali duttili hanno la capacità di deformarsi plasticamente sotto carico senza rompersi - una capacità fondamentale sia nella loro lavorazione, sia per le funzioni che sono chiamati a svolgere; in questo senso, la duttilità è il concetto contrario alla fragilità. Si tratta di una caratteristica propria dei metalli, e varia al variare della temperatura: in quanti film si vede l’eroe che riesce a spaccare una catena congelandola!
Più in particolare, per duttilità si può intendere anche la capacità dei materiali di ridursi in fili sotto trazione: a esempio, pensiamo agli artigiani di Murano che con la pinza tirano la massa di vetro fuso per creare fini decorazioni, come la criniera di un cavallo
Ovviamente la suggestione di questo concetto si è imposta con dei significati figurati. È duttile ciò che si piega facilmente alla volontà, o ciò che è facilmente influenzabile; ma non solo in senso negativo: è duttile anche ciò che è versatile, ciò che ha modo di adattarsi. Si può parlare della mente duttile del bambino, che si avvicina alla conoscenza senza rigidità e pregiudizi; della squadra duttile, che abilmente coordinata fronteggia le sfide più diverse; della setta, duttile nelle mani del capo carismatico.
Una parola fisicamente bella, come tutte quelle richiamate dall’intensità del lavoro manuale.