Pinze
pìn-ze
Significato Utensile composto da due elementi uniti da una cerniera o da una molla, o da un elemento flessibile unico piegato a U, impiegato per stringere o afferrare
Etimologia dal francese: pince, pinces al plurale, derivati del verbo pincer pizzicare.
Parola pubblicata il 19 Marzo 2014
Questa parola, che allo stesso modo di altri attrezzi composti da due elementi incernierati vive sempre sul crinale fra singolare e plurale (pensiamo alle forbici), descrive un utensile molto versatile: i suoi due bracci possono essere accomodati in maniera da afferrare e stringere, e magari tagliare, a un tempo razionalizzando la forza della mano in una stretta straordinariamente intensa o precisa e frapponendo un tramite inerte fra la mano viva e l’oggetto (magari incandescente). Dal chirurgo all’elettricista, dal fabbro all’orafo, sembra che quasi nessun mestiere manuale possa prescindere da questo strumento, antico come le Piramidi.
Anche nella lingua è difficile fare a meno della sua immagine, che trasmette forza e cautela: se si afferma di volere o dover prendere qualcosa con le pinze, si può intendere, ad esempio, riferirsi ad un’informazione che si accetta col beneficio del dubbio, tenendola ben stretta ma senza toccarla - il che si pone perfettamente in linea con l’immaginario della notizia bollente; ma ci si può riferire in generale ad ogni idea, tesi, impressione, affermazione che necessiti di essere ponderata con prudenza, prima di essere accettata, figuratamente, in mano.