Plastica
plà-sti-ca
Significato Sostanza in grado di acquisire e conservare qualsiasi forma; arte del modellare
Etimologia dal greco: plassein formare, plasmare (che ha la stessa origine).
Parola pubblicata il 21 Settembre 2011
plà-sti-ca
Significato Sostanza in grado di acquisire e conservare qualsiasi forma; arte del modellare
Etimologia dal greco: plassein formare, plasmare (che ha la stessa origine).
Parola pubblicata il 21 Settembre 2011
Parola che quotidianamente si esaurisce nell’indicazione del materiale, ma che invece ha dei significati ricchissimi.
Ciò che è plastico è ciò che riceve una forma e la mantiene: eccolo, occupa uno spazio - e da questa semplice constatazione trae la sua forza statuaria, una necessaria relazione fra il plastico e il posto in cui è collocato. Inoltre tocca i nostri sensi con una grande connotazione di vitalità: perché dalle nostre mani di bambini abbiamo in retaggio il ricordo tattile, prima ancora che del pongo o di altre plastiche sintetiche modellabili, del fango, della terra che, impiastricciata d’acqua, levata con le mani da una buca argillosa, si modellava in forme semplici sotto la nostra debole e giocosa azione - e i più fortunati hanno anche avuto il privilegio di modellare la creta (o lo fanno tutt’ora) -, esperienza che si ritrova puntualmente per tutti, beata e beota, ogni volta che nevica. Nevvero?
L’attribuzione plastica riguarda anche il marmo, il bronzo, riguarda anche gli edifici con la loro imponente presenza, con il loro porsi nello spazio: in questo modo rubano un attributo di vita, sostanze inerti e petrigne ma accolte nel novero dei plasmati come fossero terra fertile, cera, come se potessero partecipare del mito della creazione dall’argilla.
La sacralità ieratica di ciò che è plastico - genuina magia con cui l’uomo modifica il mondo - è purtroppo in declino: il plastificato, il plasticoso, la chirurgia plastica nei suoi peggiori risvolti contribuiscono al costante abbrutimento di un attributo che invece ha grande nobiltà e meriterebbe di essere più spesso usato nei suoi sensi più belli - dalla posa plastica dell’attore alla plastica immensità delle navate gotiche.