SignificatoChe crea immagini; dotato di grande fantasia
Etimologia neologismo coniato nel 1728 da Anton Maria Salvini per tradurre dal greco il termine eidolopoiós creatore di immagini.
L’invenzione di questa parola è attribuita a Salvini, grecista del ‘700, che nel tradurre Platone cercava una parola che rendesse l’eidolopoiós greco. La trovò in “immaginifico” - o meglio, come usava ai tempi, “imaginifico”. Con questa parola si intende il carattere del creatore d’immagini, in particolare riferito a scrittori e artisti: a esempio, per lungo tempo con questa parola si chiamò, per antonomasia, D’Annunzio. L’Immaginifico.
Oggi si può parlare di un regista immaginifico, che con le sue ambientazioni e i suoi effetti speciali popola per settimane le nostre notti; un libro immaginifico sforza al massimo la nostra fantasia, lasciandoci piacevolmente spossati; e uno stile esageratamente immaginifico rischia di perdersi in pura retorica.
È una parola diretta e asciutta ma di significato quasi magico, occulto - e proprio per questo, è strabiliante: l’immaginifico è il poetico della figura.
L’invenzione di questa parola è attribuita a Salvini, grecista del ‘700, che nel tradurre Platone cercava una parola che rendesse l’eidolopoiós greco. La trovò in “immaginifico” - o meglio, come usava ai tempi, “imaginifico”. Con questa parola si intende il carattere del creatore d’immagini, in particolare riferito a scrittori e artisti: a esempio, per lungo tempo con questa parola si chiamò, per antonomasia, D’Annunzio. L’Immaginifico.
Oggi si può parlare di un regista immaginifico, che con le sue ambientazioni e i suoi effetti speciali popola per settimane le nostre notti; un libro immaginifico sforza al massimo la nostra fantasia, lasciandoci piacevolmente spossati; e uno stile esageratamente immaginifico rischia di perdersi in pura retorica.
È una parola diretta e asciutta ma di significato quasi magico, occulto - e proprio per questo, è strabiliante: l’immaginifico è il poetico della figura.