SignificatoFotografo specializzato nel catturare di nascosto o a sorpresa situazioni particolari che coinvolgono personaggi noti
Etimologia da Paparazzo, nome del fotografo del film La dolce vita di Fellini.
“Paparazzo” è un nome spregiativo per quel tipo di fotoreporter che vende a giornali e riviste scandalistiche gli scatti rubati a personaggi famosi - scatti sensazionali, che riprendono spesso momenti di vita privata: più rari e compromettenti sono, più alto il valore della foto. Evidentemente è un lavoro che può essere redditizio, e magari a qualcuno piace anche. Di certo la domanda non manca.
Il nome di questa figura è un’antonomasia, che nasce dal film La dolce vita di Federico Fellini: infatti in questo film Paparazzo è un fotografo che affianca Marcello Rubini, giornalista scandalistico.
La genesi di questo nome è incerta - e il fatto che Fellini si divertisse a raccontarla spesso in modi diversi non aiuta a vederci chiaro. Ennio Flaiano, che fu sceneggiatore del film, ne La solitudine del satiro racconta di averlo scelto, dopo lunghe ricerche, ispirandosi al libro di George Gessing Sulle rive dello Jonio, in cui appare un albergatore di nome Coriolano Paparazzo. Ma potrebbe anche derivare dal nome “paparazze”, con cui sono chiamate le vongole sulla costa adriatica - avvicinando lo schiocco delle valve a quello dell’otturatore della macchina fotografica. Invece secondo Giulietta Masina, moglie di Fellini, il nome nascerebbe dall’unione di “pappataci” e “ragazzo”.
Ad ogni modo è bello che un nome del genere, così tanto comune, sia scaturito da una delle pietre miliari del nostro cinema.
“Paparazzo” è un nome spregiativo per quel tipo di fotoreporter che vende a giornali e riviste scandalistiche gli scatti rubati a personaggi famosi - scatti sensazionali, che riprendono spesso momenti di vita privata: più rari e compromettenti sono, più alto il valore della foto. Evidentemente è un lavoro che può essere redditizio, e magari a qualcuno piace anche. Di certo la domanda non manca.
Il nome di questa figura è un’antonomasia, che nasce dal film La dolce vita di Federico Fellini: infatti in questo film Paparazzo è un fotografo che affianca Marcello Rubini, giornalista scandalistico.
La genesi di questo nome è incerta - e il fatto che Fellini si divertisse a raccontarla spesso in modi diversi non aiuta a vederci chiaro. Ennio Flaiano, che fu sceneggiatore del film, ne La solitudine del satiro racconta di averlo scelto, dopo lunghe ricerche, ispirandosi al libro di George Gessing Sulle rive dello Jonio, in cui appare un albergatore di nome Coriolano Paparazzo. Ma potrebbe anche derivare dal nome “paparazze”, con cui sono chiamate le vongole sulla costa adriatica - avvicinando lo schiocco delle valve a quello dell’otturatore della macchina fotografica. Invece secondo Giulietta Masina, moglie di Fellini, il nome nascerebbe dall’unione di “pappataci” e “ragazzo”.
Ad ogni modo è bello che un nome del genere, così tanto comune, sia scaturito da una delle pietre miliari del nostro cinema.