Piatire

pia-tì-re (io pia-tì-sco)

Significato Fare causa in tribunale; contendere, litigare con qualcuno; chiedere con insistenza lamentosa

Etimologia derivato di piato ‘causa giudiziaria’ ma anche ‘lamentela’, dal latino plàcitum ‘opinione autorevole’, che nel medioevo prese il significato di ‘sentenza’.

I significati di questa parola che afferiscono alla contesa, specie giudiziaria, sono decisamente desueti, e appartengono a un registro letterario. In questo senso si può piatire con qualcuno per aver giustizia di un torto, il furbo piatisce pretestuosamente per cercare un guadagno, e dopo un acceso piatire si può trovare un accordo.

Ben più comune è il piatire nel senso di lamentarsi, o di domandare in maniera insistente e querula, lagnosa. Questo significato scaturisce da quello visto sopra - e non è difficile immaginare come: spesso le doglianze, per quanto giuste, sono lamentose; e in tempi diversi, in cui la giustizia era più elitaria e perfino più esoterica di quanto sia oggi, era facile che la seria umiltà di una lamentela o di una richiesta fosse vista come una quisquilia querula, con una vena di sprezzo.

Quindi l’amico non proprio positivo piatisce continuamente sulle sue supposte disgrazie; quando apri un pacchetto di patatine si accalca un nugolo di compari che piatisce un assaggio; e non si può resistere al cane che piatisce sotto al tavolo per un boccone di quel che stai mangiando, fissandoti con sguardo struggente.

Talvolta questo termine si trova usato nella variante ‘pietire’; una variante etimologicamente scorretta, che nasce dall’affinità fonetica e semantica con la pietà che chi piatisce ispira e in effetti vuole ispirare.

Parola pubblicata il 25 Aprile 2016