Scimmiottare
scim-miot-tà-re (io scim-miòt-to)
Significato Fare il verso a qualcuno, prenderlo in giro imitandolo; imitare in maniera goffa e maldestra
Etimologia derivato di scimmiotto, da scimmia, che viene dal latino simia, a sua volta da simius ‘dal naso schiacciato’, che è dal greco simiós ‘camuso’.
Parola pubblicata il 07 Dicembre 2016
Uno dei caratteri della scimmia che più hanno colpito i nostri avi è stato la tendenza all’imitazione. Noi sappiamo che la capacità di imitare è eccezionalmente raffinata, ma questa inclinazione della scimmia viene cristallizzata nello scimmiottare - verbo nato verso la fine del Settecento - come una buffoneria. E in effetti la scimmia imita sì, ma in una maniera che per noi è goffa, sgraziata. Da una base così fertile e complessa ci arrivano due significati molto diversi.
Il primo, più goliardico, si fonda sull’intenzione di imitare qualcuno per schernirlo: l’alunno fa ridere i compagni scimmiottando il professore poco amato, si trattiene a stento la risata quando, mentre parliamo con qualcuno, alle sue spalle un amico ce lo scimmiotta, e quando nel mezzo del litigio uno dei due si mette a scimmiottare l’altro c’è da sperare che non ci siano coltelli a portata di mano.
Il secondo è più serio e imbarazzante, e consiste in un imitare pedissequo e maldestro mosso da piaggeria o dal tentativo di darsi un tono: l’amico vanesio scimmiotta il modo di vestire dei suoi vip più amati, l’assistente scimmiotta gli atteggiamenti del professore, il fratello scimmiotta malamente il modo di parlare forbito della bella che sta corteggiando.
Un verbo tanto corposo e colorito quanto carico di senso.