Forbire
for-bì-re (io for-bì-sco)
Significato Pulire, nettàre, raffinare
Etimologia dal francone forbjan ‘pulire le armi’.
Parola pubblicata il 03 Marzo 2022
for-bì-re (io for-bì-sco)
Significato Pulire, nettàre, raffinare
Etimologia dal francone forbjan ‘pulire le armi’.
Parola pubblicata il 03 Marzo 2022
Più che il verbo ‘forbire’ è noto il suo participio passato in veste di aggettivo, ‘forbito’ — che significa ‘curato, elegante’, ed è autologico poiché esso stesso è un aggettivo forbito. Ma la storia del forbire è splendida e ramificata.
Il suo significato è semplice: pulire. Lo troviamo usato in uno degli incipit più famosi della storia della nostra letteratura, quello del XXXIII canto dell’Inferno di Dante:
Siamo nel fondo gelato dell’Inferno; alla fine del canto precedente Dante aveva visto due spiriti conficcati nel ghiaccio, di cui uno sovrastava l’altro e, terribilmente, lo addentava là dove il cervel s’aggiugne con la nuca. Ormai rotto a ogni orrore, Dante domanda all’anima accanita perché mangi così la testa dell’altra — promettendo di riferirlo nel mondo di sopra.
L’anima divoratrice è l’anima di una persona che fu nobile, in vita, e questo è evidente anche nella bestialità, prima di qualunque presentazione. Infatti, solleva la bocca dal pasto da fiera, e in mancanza di tovagliolo, prima di iniziare a parlare, si premura di pulirla ai capelli del capo che stava mangiando. È il Conte Ugolino.
Il verbo ‘forbire’ significa ‘pulire’, e ha un’ascendenza germanica: la voce francone forbjan significava precisamente ‘pulire le armi’. Ma è un pulire che si è emancipato dal contesto bellico: non solo il nostro forbire si è diretto pianamente verso il significato di un nettàre, ma il francese fourbir ha dato origine al fourbe, ‘ladro’ (alias chi ripulisce le tasche), da cui il nostro ‘furbo’.
Nel forbire resta però un tratto, se non cavalleresco, almeno cortese, un tirare a lustro di alto profilo. Non forbisco il pavimento nelle pulizie settimanali, lo forbisco quando aspettiamo i genitori del fidanzato della figlia; non forbisco la mia grafia solo perché sia leggibile, ma piuttosto quando voglio scrivere un biglietto che credo importante; l’artista forbisce la forma, la superficie della scultura; e forbire un discorso richiede un impegno un po’ superiore al togliere le parolacce: poche frasi sono forbite come le domande della gente straniera che in centro ti ferma per chiederti indicazioni.
Una parola che si distingue, di un’eleganza poderosa. E anche se il significato non è perspicuo proprio per chiunque, la familiarità col più comune ‘forbito’ vale a collocarla senza incertezze nella sfera della raffinatezza. Una vera perla.