Autologico
au-to-lò-gi-co
Significato Espressione linguistica che possiede la qualità che esprime
Etimologia composto contemporaneo (attestato negli anni ‘60) con gli elementi di origine greca auto- ‘relativo a sé’ e -logico, che si riconduce a logos, ‘discorso’.
Parola pubblicata il 02 Novembre 2021
Si potrebbe pensare che la qualità espressa dall’autologico mostri un profilo interessante solo per i giochi di parole. Ma anche ammettendo che il gioco di parole in sé sia poco significativo (e non aiuti, come invece fa, a strappare il cielo di carta della lingua), forse l’autologico — frutto di sapore greco della logica moderna — si spinge oltre.
Una parola o un’espressione autologica ha la qualità che esprime. Spesso è un aggettivo. Classicamente, e in modo molto semplice, si nota che la parola ‘sdrucciola’ è sdrucciola, visto che l’accento le cade sulla terzultima sillaba; si nota che ‘pentasillabo’ ha esso stesso cinque sillabe, che l’espressione ‘frase di venticinque lettere’ (una, due, tre…) conta venticinque lettere — e che ‘italiano’ è italiano schietto, tanto quanto ‘français’ è francese. Ci spingiamo un po’ oltre le qualità più formali?
Aggettivi come ‘prisco’ e ‘vetusto’ significano e sono di antichità remota; il termine ‘cool’ è senz’altro cool, e peraltro è leggibile proprio come il ‘leggibile’ stesso. Aggiungiamo che ‘intelligente’, per il modo in cui etimologicamente giunge a significare l’intelligenza, è estremamente intelligente; cogliamo come sia giudicato e vissuto come ficcante l’aggettivo ‘ficcante’, a quanto è breve il ‘breve’ — e va detto che se l’aggettivo ‘sesquipedale’ non fosse in prima persona sesquipedale, forse avrebbe avuto un successo meno sesquipedale.
C’è qualcosa di sorprendente, nell’autologico — ma non che sorprende noi. Sorprende le parole in un loro modo d’essere quasi umano, in un frangente in cui, ci pare, stavano parlando d’altro e ci rendiamo conto che quel loro discorso vale anche per loro stesse.
Resta da domandarsi, allacciandosi le cinture: ‘autologico’ è autologico? Col suo significato esprime la qualità di quella espressione che ha la qualità che esprime — e avendo, come ogni parola, il proprio significato, è tautologico dire che autologico è autologico (cerchio alla testa).
Molto più bizzarra la situazione del suo contrario, l’eterologico (espressione linguistica che non possiede la qualità che esprime): se l’eterologico è eterologico, allora è autologico, se l’eterologico è autologico allora è eterologico. Come bere un bicchier d’acqua (è un paradosso che si attribuisce al filosofo Bertand Russel).
Rileviamo infine come invece il termine ‘autologo’, così simile, abbia invece una storia, un ambito e un significato completamente diversi: modellato su omologo, descrive ciò che è relativo ai tessuti propri di un organismo — e si parla di trapianti autologhi quando il tessuto è il proprio, di trasfusioni autologhe quando è proprio il sangue.