Ipocondriaco

Dall’antichità delle teorie ippocratiche si arriva all’attualità dell’ipocondria.

Non che ci sia qualcosa di male a curarsi della propria salute: anzi è un fondamentale rispetto di sé e della vita, ed è di importanza capitale aver cura del proprio corpo al meglio delle moderne conoscenze mediche dalla dieta, all’esercizio fisico all’eventuale uso del farmaco. Ma l’ipocondriaco, vedendo ovunque una minaccia e sentendosi sempre malato, finisce per cessare di vivere serenamente e per perdere anche la salute sotto i bombardamenti dei medicinali più variegati. E qui stanno le novità dell’ipocondriaco del duemila rispetto a quello d’ogni altro tempo: nel farmaco adatto sempre a disposizione, che alle lunghe infiacchisce il corpo e la mente, e nell’aumento della conoscenza circa ciò che potrebbe danneggiargli la salute. Nel duemila l’ipocondriaco è quindi efficientissimo!

Si tratta di una parola che descrive bene il demone da scacciare, e più volte si pronuncia, con serietà o ironia, più il demone si indebolisce.