Appannare

ap-pan-nà-re (io ap-pàn-no)

Significato Rendere opaco, velare, annebbiare

Etimologia derivato di panno.

La vista di un vetro appannato, che la condensa ha reso opaco, di colore lattiginoso, ci suggerisce un nesso con la panna. Ma è un suggerimento fallace. Infatti l’etimologia di questa parola ci evidenzia un nesso, piuttosto, col panno: ma che c’entrano i panni? È presto detto.

I vetri e le persiane alle finestre non sono una presenza scontata - tantomeno con la diffusione e la qualità che conosciamo oggi; e in passato le luci erano solitamente tamponate con dei panni, resi impermeabili con la cera. Appannare, quindi, significava in primis velare, rendere opaco con un panno qualcosa di luminoso come è una finestra - e poi, figuratamente, annebbiare e indebolire. Va notato che ancora oggi questo verbo conserva, in certe regioni d’Italia, il significato di togliere luce a una finestra, a esempio chiudendo le persiane.

Ad ogni modo il significato figurato di annebbiare è diventato centrale - non senza una certa influenza della nebbia della condensa, di cui facciamo quotidiana esperienza: pensiamo alla vista appannata, alla voce appannata, a una mente appannata; l’aggettivo ci indica qualcosa che ha perso lucidità, prontezza. Una parola di espressività alta, che ci parla di un impedimento concreto, fisico o psichico, che vela e offusca l’eterea energia di una luce, fisica o simbolica.

Niente a che vedere con l’appannaggio.

Parola pubblicata il 14 Gennaio 2015