Basilica
ba-sì-li-ca
Significato Edificio pubblico romano in cui si svolgevano adunanze, commerci, e si amministrava la giustizia; chiesa cristiana
Etimologia dal latino basilica, edificio sostenuto da una doppia fila di colonne, che è dal greco (stoà) basiliké (portico) regio - da basileus re.
Parola pubblicata il 31 Luglio 2015
Questo nome, nel corso dei secoli, è stato attribuito a edifici diversi propri di diverse culture: nasce con la Stoà Basiliké, il portico regio dell’Agorà di Atene, sede dell’Arconte Re, dove erano affisse le leggi ed era amministrata la giustizia. Si trattava quindi di un edificio pubblico; e i Romani impiegarono questo nome proprio per indicare un grande edificio pubblico in cui si svolgevano parti importanti della vita civile - prendendo quindi le funzioni di mercato, sede per adunanze, tribunale, teatro e via dicendo. In generale, vi si svolgeva tutta quella parte della vita sociale che, durante la bella stagione, si può svolgere all’aperto. Come doveva essere questo edificio? Grande, facile da costruire e luminoso: pianta rettangolare, tre o cinque navate sorrette da due o quattro file di colonne. Una forma familiare?
Be’, quando la religione cristiana prese piede, dopo aver superato le prime difficoltà, venne naturale impiegare le basiliche, che potevano accogliere così tante persone, come chiese - trasformando un luogo civile in uno religioso. Tanto che le più antiche fra le chiese divise in navate portano ancora Questo nome - anche se, spesso, viene usato come nome generico per ‘chiesa’.
Un’ultima curiosità: la basilica c’entra qualcosa con la pianta del basilico? Sì: entrambi derivano dal greco basileus, re. E non è difficile immaginare perché il basilico, con il suo meraviglioso profumo e i suoi stupefacenti usi, sia stato considerato una pianta regale.