Bega
bè-ga
Significato Lite, disaccordo; faccenda spiacevole, molesta
Etimologia dal gotico bēga ‘lite’.
Parola pubblicata il 08 Ottobre 2017
bè-ga
Significato Lite, disaccordo; faccenda spiacevole, molesta
Etimologia dal gotico bēga ‘lite’.
Parola pubblicata il 08 Ottobre 2017
Soffermarsi sullo scorcio che ci passa davanti agli occhi ogni giorno dà sempre un piacevole senso di presente sorpresa. E ‘bega’ è certamente una parola che scivola quotidianamente nei nostri discorsi.
La sua storia non è priva di mistero. Infatti, per quanto sia comunemente accreditata l’origine gotica, è curioso che risulti attestata solo nel Settecento, quando i Goti avevano smesso di ruggire ormai da parecchio tempo. C’è chi ha quindi visto in questa parola un recupero dotto, piuttosto che l’esito di un uso tradizionale, ma è materia dibattuta. Pare comunque pacifico che si tratti di una voce settentrionale.
La bega ha il primo significato di lite, o di disaccordo perdurante, perlopiù futile: è difficile lavorare in un ufficio dove le beghe si susseguono continuamente, quei due hanno smesso di parlarsi per una vecchia bega, e non ci preoccupa il contrasto che alla fine è la solita bega. Più comunemente, però, la bega è la faccenda spiacevole, molesta, l’impiccio intricato: all’ultimo momento salta fuori una bega che mette in crisi l’organizzazione, quando il cane impara a scalare la siepe per fare i suoi giri in libertà ecco la bega di dover rifare la recinzione, e tutti fanno affidamento sul collega che non teme beghe. Peraltro c’è una certa continuità fra questi significati: il contrasto è spesso una faccenda molesta - per esempio non mi intrometto perché non voglio beghe.
No, non è una parola particolarmente alta. Però brilla di un’incisività pacata, forte di un bel carattere operativo.