Hobby
òbbi
Significato Occupazione a cui ci si dedica con passione nel tempo libero, come passatempo
Etimologia voce inglese, abbreviazione di hobbyhorse ‘cavallo, cavalluccio’, in origine ‘cavallo della giostra’.
Parola pubblicata il 15 Febbraio 2019
L'anglicismo e il gentiluomo - con Eleonora Mamusa
Di nuovo sul fronte sempre caldo, interessante e scivoloso degli anglicismi: stavolta a venerdì alterni con Eleonora Mamusa, linguista e lessicografa - per riuscire a strutturare in merito idee più confacenti.
Avete presente il cavallino a dondolo, in genere di legno, dal quale è molto difficile far scendere i bambini una volta che prendono gusto a questo semplicissimo ma irresistibile gioco? Che sia quello delle giostre o quello singolo da usare sul pavimento, o anche, sembrerebbe, il bastone che del cavallo ha solo la testa e richiede quindi una maggiore immaginazione per immedesimarsi nel prode cavaliere, è proprio da qua che deriva il termine hobby nell’indicare una passione, qualcosa a cui ci dedichiamo con tutti noi stessi, una vera e propria fissazione.
Già così, l’hobby comincia a risultarci inaspettatamente simpatico. Ma non basta: la storia di questo prestito è una di corsi e ricorsi, visto che entra in due momenti distinti e sotto due diverse forme nella nostra lingua. Il primo ingresso è infatti nella forma ubino, sostantivo ormai in disuso, entrato attraverso la mediazione del francese per indicare un piccolo cavallo di razza irlandese. Nei dizionari si trova ancora come voce arcaica, ma si tratta del primo significato anche per l’anglicismo stesso, e le sue origini sono da ricercarsi in un vezzeggiativo del nome proprio Robin, chissà, magari uno dei primi della razza ad essere allevato. Siamo addirittura nel secolo XV ed il secondo significato di hobby era ben lungi dall’arrivare dalle nostre parti.
È intorno alla fine del XVI secolo, infatti, che l’inglese introduce la parola hobbyhorse proprio per riferirsi al giocattolo dell’infanzia, e la forma abbreviata hobby acquisirà lo stesso significato soltanto nell’Ottocento. In italiano l’adozione di hobby oscilla tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta del Novecento, ma non possiamo avere dubbi sulla grandissima diffusione che conosce oggi, affiancando sinonimi quali passione e, soprattutto, passatempo, e producendo derivati quali hobbista e hobbistico, dove l’estranea y lascia il posto ad una più familiare i.
Ormai le fiere sono invase dagli hobbisti che presentano i propri artefatti al grande pubblico, e si sprecano i vademecum per trasformare il proprio hobby in un vero e proprio lavoro. Ora, probabilmente, se nell’incontrarli ci fermiamo un attimo a pensare al cavalluccio a dondolo, ci strapperanno anche un sorriso in più.