Pacato
pa-cà-to
Significato Calmo, sereno, equilibrato
Etimologia propriamente participio passato di pacare, voce dotta presa in prestito dal latino pacare ‘pacificare’, derivato di pax ‘pace’.
Parola pubblicata il 02 Gennaio 2020
pa-cà-to
Significato Calmo, sereno, equilibrato
Etimologia propriamente participio passato di pacare, voce dotta presa in prestito dal latino pacare ‘pacificare’, derivato di pax ‘pace’.
Parola pubblicata il 02 Gennaio 2020
L’aggettivo ‘pacato’ è relativamente diffuso e noto, ma guardandolo bene si nota subito qualcosa che sfugge alla maggior parte delle persone, qualcosa di importante che pesa sulle sfumature sottili del termine: ‘pacato’ è propriamente il participio passato del verbo ‘pacare’.
Questo ‘pacare’ invece non è un verbo comune — per molte persone questa potrebbe essere la prima volta che ne contemplano l’esistenza. Anzi immaginiamo, se davanti a un cliente infuriato il ragazzo dell’assistenza lo rassicurasse dicendo che fa un controllo e poi lo paca subito, quello capirebbe ‘paga’, e sul momento sarebbe interdetto e soddisfatto. Ma l’equivoco si sgonfia perché in effetti, se ‘pacare’ è una voce dotta presa in prestito dall’omologo verbo latino, ‘pagare’ è semplicemente l’esito popolare di quello stesso verbo, deformato (appena appena) in secoli d’uso. Se pacare è calmare, pagare è… calmare col denaro.
Il verbo ‘pacare’ è semplice: significa acquietare, pacificare. E proprio come sembra, in latino è un derivato di pax, cioè ‘pace’. Il pacato, allora non è il pacifico, ma il pacificato. Non il quieto ma l’acquietato. La qualità del pacato, col suo essere participio passato, è un punto di arrivo, risultato di un’azione di ingentilimento pacificatore, che nella nostra lingua ha preso lo smalto univoco di una saggezza positiva, di un atteggiamento giudizioso che si scosta sinceramente da intemperanze e incandescenze.
Una persona pacata mostra l’affinamento sicuro di una calma salda, la serenità di un equilibrio ponderato, più che remissivo. E lo stesso vale per parole, modi, perfino per luoghi. E allora racconteremo che il panificio è gestito da una donna pacata che ha sempre un sorriso dolce e una voce misurata, la risposta pacata all’insinuazione aggressiva ne spenge tutta la carica offensiva, e mi aspettavo una dura rampogna, invece la capa mi ha fatto un discorso pacato sull’errore che ho fatto. Il giudizio pacato è accolto volentieri, e il profilo pacato della collina infonde pace.
Certo la pacatezza può essere una dote innata; ma spesso si mostra come un’opzione scelta, frutto di un’esperienza che ha portato all’approdo di una peculiare pacificazione — che ha pacato spiriti, voci, pensieri.