Insinuare

in-si-nu-à-re

Significato Introdurre, infilare; suscitare sospetti, sentimenti

Etimologia dal latino insinuare ‘introdurre, far entrare’, derivato di sinus ‘piega, incavo, insenatura’, ma anche ‘animo, cuore’.

Poche parole sono più sottili dell’insinuare.

Questo verbo prende le mosse dal sinus latino, una parola fertilissima, che di base indica un incavo, una piega, un’insenatura, ma che arriva anche all’animo, al petto (la splendida, piena portata del ‘seno’ la vedremo in una puntata a venire). L’insinuare è quindi un introdurre in una piega, in qualcosa di stretto, di intimo - diciamo pure di chiuso: tale azione non è condotta con forza dirompente, con rapidità fulminea, anzi. È un introdurre (o un introdursi, come intransitivo pronominale) a poco a poco, lieve, silenzioso, spesso occulto, alle volte con prudenza, con una certa abilità e destrezza. Così il mare si insinua nella grotta, la brezza leggera si insinua nelle maniche; l’amico si insinua fra gli invitati alla festa esclusiva, lo stanziamento torbido viene insinuato nel bilancio.

Ma è negli usi figurati che l’insinuare si rivela più tagliente, dove, più che un introdurre, diventa un suscitare un’idea o un sentimento, un alludere, un avanzare un sospetto. La domanda penetrante insinua un dubbio nella sicurezza ostentata, l’ermetica minaccia insinua una paura strisciante, un’idea bizzarra si insinua nella mia mente; e il malpensante insinua che la nostra scelta abbia un secondo fine, e domandiamo che cosa una certa affermazione voglia insinuare.

Una parola esatta, che mostra un gradevole grado di ricercatezza - sia di eloquio, sia di pensiero.

Parola pubblicata il 22 Novembre 2016