SignificatoBene appartenente alla sposa che non rientra nella dote e su cui lei mantiene il dominio esclusivo
Etimologia dal greco: parapherna composto di para presso, oltre e pherna dote.
L’istituto giuridico dei beni parafernali è tramontato. Esso consisteva in un certo patrimonio che veniva assegnato alla sposa, separato dalla dote, che non confluiva nel patrimonio del marito: questo poteva esserne amministratore, ma la proprietà restava in capo alla sposa. Aveva una funzione di garanzia: in caso di scioglimento del matrimonio, i beni parafernali le assicuravano comunque un certo agio economico.
Qualche ardito amante del desueto potrebbe voler estendere il significato di “parafernale”, intendendo genericamente con questa parola ciò che è accessorio o secondario - il che avrebbe un suo parziale senso etimologico, in quanto “aggiunto” alla dote. Ma, anche ammessa questa estensione forzata che prescinde da tutta la storia dell’uso vivo di questa parola, sono talmente poche le possibilità di usarla in maniera efficace (cioè intellegibile) che si tratta di un puro azzardo, per di più connotato di saccenteria. È una parola da conoscere perché vattelappesca i casi della vita - può capitare di leggere un testo che la citi, o magari domani un genio creativo le trova un significato analogico stupendo, di quelli che ti prendono alle viscere con la loro poesia, e che entra di moda -, ma ora come ora “parafernale” è davvero difficile da usare in maniera sensata, fuori da discorsi di storia del diritto. E se si estinguesse, amen.
L’istituto giuridico dei beni parafernali è tramontato. Esso consisteva in un certo patrimonio che veniva assegnato alla sposa, separato dalla dote, che non confluiva nel patrimonio del marito: questo poteva esserne amministratore, ma la proprietà restava in capo alla sposa. Aveva una funzione di garanzia: in caso di scioglimento del matrimonio, i beni parafernali le assicuravano comunque un certo agio economico.
Qualche ardito amante del desueto potrebbe voler estendere il significato di “parafernale”, intendendo genericamente con questa parola ciò che è accessorio o secondario - il che avrebbe un suo parziale senso etimologico, in quanto “aggiunto” alla dote. Ma, anche ammessa questa estensione forzata che prescinde da tutta la storia dell’uso vivo di questa parola, sono talmente poche le possibilità di usarla in maniera efficace (cioè intellegibile) che si tratta di un puro azzardo, per di più connotato di saccenteria. È una parola da conoscere perché vattelappesca i casi della vita - può capitare di leggere un testo che la citi, o magari domani un genio creativo le trova un significato analogico stupendo, di quelli che ti prendono alle viscere con la loro poesia, e che entra di moda -, ma ora come ora “parafernale” è davvero difficile da usare in maniera sensata, fuori da discorsi di storia del diritto. E se si estinguesse, amen.