Trinariciuto

tri-na-ri-ciù-to

Significato Ottuso, allineato

Etimologia neologismo coniato da Giovannino Guareschi, apparso sulla rivista “Candido” il cinque aprile del ‘47; è composto da tri- tre e narice.

L’immagine del trinariciuto - cioè della persona con tre narici - viene inventata da Guareschi nell’immediato dopoguerra, nel quadro di una critica umoristica alle sinistre. La terza narice del trinariciuto non avrebbe la stessa funzione delle altre due: servirebbe infatti a far uscire il cervello, permettendo alle direttive di partito di entrare e occuparne il posto. A distanza di quasi settant’anni, ormai molto estesa rispetto al contesto politico originale, questa frizzante figura rivela ancora uno smalto vivace.

I trinariciuti continuano ad affollare le assemblee politiche, ottusi e prontamente allineati con le proteiformi esternazioni dei leader; ingombrano gli uffici, con la testa piena di regolamenti paradossali da starnutire in faccia all’utenza, senza avere su di essi alcuna opinione; perpetuano e tramandano pregiudizi, fungendo per loro da ricettacolo naturale. In altre parole, quella del trinariciuto è una stupidità sussiegosa e conformata - che è bene saper riconoscere.

Parola pubblicata il 02 Novembre 2013