Sussiego

sus-siè-go

Significato Contegno altezzoso

Etimologia dallo spagnolo: sosiego calma, da sosegar calmare - forse a sua volta dal latino parlato sessicare, da sedere star seduti.

Il sussiego è quel distacco altero da antica nobiltà che, oltre ai colori della calma fredda e solenne, ha le sfumature della boria, della presunzione e dell’orgoglio.

L’immagine, seppur poco usuale ai giorni nostri, è quella dello star seduti come segno di potere: in questo senso lo star comodi e tranquilli su un trono o ad una cattedra ci è però familiare. All’ingresso del professore o del giudice o dei re dei vecchi racconti (che esercitano il proprio potere da seduti), tutti si alzano in piedi - né mai ci si può rivolgere a questi senza alzarsi.

La posizione dell’assiso gli dà quindi un’autorità che da un lato gli conferisce una grande pacatezza (non ci si arrabbia con le formiche), dall’altra lo fa parlare con una probabile sufficienza, con una distanza superba e grave.

Oltre al sussiego del professore che corregge con paterna pietà la declinazione di espressioni latine, a teatro potremmo incappare nel sussiegoso critico che ti spiega il perché e il percome i tuoi insulsi appunti sulla noia dello spettacolo siano segno di ignoranza, e registrandosi ad un servizio internet che ogni giorno invia una nuova parola spiegata e commentata, si potranno sopportare con spirito di martirio i sussiegosi discorsi degli autori - che poveracci cercano di darsi un tono.

Parola pubblicata il 22 Febbraio 2012