Turpe
tùr-pe
Significato Moralmente vergognoso, abietto; brutto, deforme
Etimologia voce dotta recuperata dal latino turpis ‘ripugnante, vergognoso’, di etimo oscuro.
Parola pubblicata il 02 Ottobre 2019
tùr-pe
Significato Moralmente vergognoso, abietto; brutto, deforme
Etimologia voce dotta recuperata dal latino turpis ‘ripugnante, vergognoso’, di etimo oscuro.
Parola pubblicata il 02 Ottobre 2019
Osservando il turpis latino possiamo apprezzare la progressione di significati più classica e grossolana del mondo: dal fisicamente brutto al moralmente brutto (anche se da dove salti fuori questo turpis nessuno lo sa dire). Comunque in italiano questo termine (recuperato dal latino nel Trecento) è da sempre incentrato sulla dimensione morale.
Infatti se diciamo che l’amica si accompagna con un tipo turpe, non lo stiamo dipingendo come deforme e ripugnante a vedersi, quanto come un tipo che fa discorsi sordidamente sconci, che ha comportamenti riprovevoli. Figuriamoci, ‘turpe’ nel senso di fisicamente brutto nella nostra lingua viene registrato solo nel tardo Ottocento, e il ramo più vivo di questo significato lo conserviamo piuttosto nel ‘deturpare’, che è proprio un rovinare, uno storpiare qualcosa che aveva la sua bella armonia — come l’edificio che deturpa il paesaggio e il vandalo che deturpa il quadro.
È quindi turpe chi o ciò che è moralmente vergognoso, ed è il termine che fa per noi quando non vogliamo ricorrere allo scandalo dell’osceno, dello sconcio o dell’indecente ma nemmeno spingerci all’abietto — più penetrante perché non descrive una bruttura, ma chi o ciò che, per i suoi caratteri spregevoli, può solo essere esiliato. Insomma, col turpe c’è un confronto, e forse suscita riprovazione schietta più che indignazione.
Allora sono turpi i figuri che scaricano l’immondizia nei cespugli al bordo della strada, è turpe l’indifferenza dei passanti a una situazione di bisogno, ed è ovviamente turpe chi gratta il formaggio sulla ribollita. Oltretutto, alla gravità dei significati (che la inclina volentieri all’iperbole scherzosa) dà corpo il registro, che è ricercato senza essere affettato, e il suono cupo e deciso. Una gran risorsa.