Governissimo

È una parola alla ribalta, in questi giorni. Si tratta di un parto giornalistico, che vuole indicare un governo di vasto consenso parlamentare ma che si appoggia su parti politiche polarizzate su ideologie fra loro lontane, scese ad un compromesso in un momento di ingovernabilità. Comunque i significati di questa parola sono piuttosto sfumati, anche perché in sé, grammaticalmente, è una chimera: “issimo” è un suffisso proprio degli aggettivi, e “governo” è un sostantivo. L’idea che vuole trasmettere è quella di un governo esagerato, con un sostegno eccezionale - e il fatto che, alla fine dei conti, indichi un governo chimerico, in particolare composto a un tempo da destra e sinistra, è un buon riflesso fra forma e contenuto, fra significante e significato: chimera il governo, chimera la parola. Ed è forse proprio in questo connotato che possiamo individuare il nucleo del termine.

Fermo rimanendo che è una parola bruttissima. Sarebbe più carina “governone”, o qualcosa del genere. Ma probabilmente ha successo proprio per la sua forma strana.