Cosmopolita

cos-mo-po-lì-ta

Significato Chi riconosce come patria il mondo intero; di mentalità aperta; frequentato da persone di molte nazionalità

Etimologia dal greco kosmopolítes, composto da kósmos mondo e polítes cittadino.

Il significato di questa parola è paradossale: infatti attribuisce un respiro universale a un concetto - quello di cittadino - indissolubilmente legato a un’entità statuale, limitata nello spazio. In effetti, propriamente è un concetto che si pone in antitesi con le divisioni connesse al concetto di Stato: quando Diogene il cinico diceva di essere cosmopolita (fu il primo a dirlo), voleva intenderlo proprio con un significato politico, quasi con una vena anarchica: sono cittadino del mondo, non di una Polis.

Oggi invece, dopo secoli in cui questo concetto si è evoluto e trasformato, nel cosmopolitismo di politica ce ne rimane poca: si tratta più di un’apertura mentale, o di una miscellanea di orizzonti e influenze di culture e nazioni diverse. Può dirsi cosmopolita la grande manifestazione internazionale, è cosmopolita l’amico che è in viaggio da dieci anni, si può discutere un problema contingente in una chiave cosmopolita. E il cosmopolitan immagino sia un cocktail tutt’altro che provinciale.

Ma è bello notare come, grazie alla globalizzazione e alla riunione degli Stati in sodalizi sempre più ampi, quella del cosmopolitismo stia diventando una realtà sociale e politica via via più concreta.

Parola pubblicata il 22 Maggio 2015