Vintage

Significato Denominazione di pregevoli vini d’annata; in generale, attributo di oggetto di pregio - in particolare, oggetto di vestiario, di gioielleria, o d’arredamento datato o di gusto démodé

Etimologia voce inglese, derivata dal francese antico vendenge vendemmia, dal latino vindimia.

Parola comune, con cui solitamente si indicano abiti, accessori e arredamenti vecchi, di gusto rétro, appartenenti a stili e mode di tempi andati - e perciò pezzi unici e irripetibili, magneti per l’eccentrico.

Il malinteso che si sente ripetere riguardo a questa parola coinvolge la sua etimologia: infatti è spesso ritenuto che il vintage sia ciò che è vecchio di almeno venti anni. Ma l’etimo di vintage non ha molto a che vedere col numero francese vingt: esso invece ci parla del vintage come della denominazione della grande vendemmia, che genera vini di pregio - e il vintage, innanzitutto, è proprio il vino di pregio.

L’immagine da cui scaturisce il concetto del vintage non è quindi quella del mercatino in cui si vendono camicie, occhiali e calzoni degli anni ‘70; piuttosto è quella della vasta cantina in cui sono conservate bottiglie di caratura sublime, scaturite da annate leggendarie. È questa immagine che scopre il nodo che unisce pregio e tempi passati: così il vintage, abbandonata la cantina, può diventare genericamente l’attributo di un oggetto di gusto e valore, ma anche e soprattutto (visto l’uso corrente) l’attributo di un oggetto di gusto e valore e datato. Non sono vintage solo i calzoni a zampa d’elefante e le giacche con gli spallini: possono essere vintage delle idee di grande raffinatezza che da qualche decennio non sono più in auge; possono essere vintage hobby e passioni démodé; e la carretta a motore che va a benzina rossa acquista una dignità alta, se viene chiamata automobile vintage.

Nota di pronuncia: è una voce inglese. Si pronuncia [vìntig], non [vintàg] alla francese!

Parola pubblicata il 02 Agosto 2014