Sublime
su-blì-me
Significato Altissimo, eccelso, sommo; nella filosofia kantiana e romantica, una bellezza grandiosa che sgomenta
Etimologia dal latino: composto di sub nell’accezione di dal basso verso l’alto limus obliquo. Quindi, che sale in linea obliqua - riferito specialmente allo sguardo.
Parola pubblicata il 15 Ottobre 2010
Questa parola può essere riferita all’altezza, quindi una vetta può essere sublime in questo senso. Ma non solo! Anche quando ci si riferisce a spettacoli - specie naturali - di proporzioni colossali, che ti fanno trasecolare, quel sentimento di bellezza infinita e opprimente è sentimento del sublime, e quindi una vetta come il Cervino o il Sorapis sarà sublime anche in questo nuovo senso, mutuato dai romantici. Così, pure la furia di una tempesta e la vertigine verticale del profondissimo cielo stellato.
Nel senso di eccelso, sommo, sublime sarà un’intelligenza, un genio, o una barzelletta che dopo anni ti fa ridere come la prima volta.