Barbassore

Si tratta di una parola di tono scherzoso, a cui dà forza l’ascendenza aulica. È una storpiatura del nome del valvassore, cioè del dignitario feudale che è vassallo di un altro vassallo - sovrapposto a barba: il risultato è una figura che unisce i caratteri insieme autorevoli e pretenziosi dell’uomo importante e barbuto.

A esempio, il cantiere può essere agli ordini di un barbassore canuto che dà direttive col piglio del generale in battaglia; quando davanti a noi l’impiegato allo sportello chiama il superiore per chiarimenti, l’apparizione di un barbassore sussiegoso ci fa presagire che ci lasceremo il pomeriggio; e mentre si impazza a cucinare per il gran pranzo, l’intervento del fidanzato della cugina, che si accredita come gran barbassore culinario, provocherà un disastro totale.

Esiste anche variante barbassòro, spesso presentata come più consueta; in questa forma, può anche avere il significato di sciarpa, fazzoletto da testa - e probabilmente vi confluisce a partire dallo spagnolo barbaquejo, sottogola.