Credulo
crè-du-lo
Significato Che crede a tutto, con troppa facilità; ingenuo
Etimologia voce dotta recuperata dal latino credulus, derivato di credere.
Parola pubblicata il 18 Agosto 2021
crè-du-lo
Significato Che crede a tutto, con troppa facilità; ingenuo
Etimologia voce dotta recuperata dal latino credulus, derivato di credere.
Parola pubblicata il 18 Agosto 2021
C’è qualcosa di ridicolo, nel credulo — e non è solo qualcosa di attinente alla sfera del suo significato, ma è il suo stesso suono a suggerircelo.
Abbiamo un piccolo ma significativo arcipelago di aggettivi che presentano una simile terminazione in ‘-ulo’: pensiamo al garrulo, allo stridulo, al pendulo, al tremulo. Sono parole che hanno la patente di nobiltà di un’evidente ascendenza latina, e possono avere significati serissimi, ma una marezzatura di ridicolo è inevitabile — un inciampo di sdrucciolevolezza, una strettezza un po’ moscia e debole le informa.
Se a questo aggiungiamo che ‘credulo’ è la qualità di chi crede con facilità esagerata, anzi crede a tutto, si profila un quadro senza scampo.
In questo senso il credulo si mostra perfino più incisivo della sua variante accresciuta e più comune, il credulone, che porta il concetto su altri lidi: infatti il credulone marca questa inclinazione al credere senza criterio evocando una grossezza lenta, tontolona — e in questo è molto ordinario. Il credulo invece ha tratti netti da uccellino che sono senz’altro più insoliti, e che arrivano lontano, librando un giudizio meno goffo.
Se parlo della risposta della gente credulona alla pubblicità, sto dipingendo un profilo diverso rispetto a quando parlo della risposta della gente credula — c’è un’ingenuità meno caricaturale, più composta; se parlo della natura credula di una persona, magari sto raccontando del suo essere versata a una fiducia totale, di una sua purezza esposta — se la dicessi ‘credulona’ non riuscirei a conservare altrettanto bene la complessità del disegno. E se ti compiaci di come hai approfittato della mia credulità, adombri come mia qualità una semplicità meno greve di quanto parrebbe se chiamata creduloneria.
E non a caso il credulo, specie in passato, si è sovrapposto con semplicità alla qualità di chi crede. Un tratto che in un certo senso conserviamo in negativo nell’incredulo — che non ci racconta più tanto una tendenza allo scetticismo, quanto quella contingente di uno stentare a credere. Se sono incredulo davanti al successo raggiunto, non mi trovo in uno stato intellettuale di diffidenza che sospende il giudizio, quanto in un momentaneo stato di sorpresa in cui ho difficoltà a credere che sia vero.
Insomma, ‘credulo’ è una parola che con una sfumatura un po’ ridicola apre una certa eleganza d’espressione.